(Teleborsa) -
Chiudono deboli i principali listini del vecchio continente. A portare giù gli scambi, oltre alla tiepida accoglienza della notizia sull'accordo parziale raggiunto tra Stati Uniti e Cina, le preoccupazioni riguardanti il fronte Brexit. Rimane ancora incerta, a due settimane dalla deadline del 31 ottobre, la modalità con la quale la Gran Bretagna lascerà l'Unione Europea.
A piazza Affari gli occhi sono stati puntati principalmente sul settore bancario, che ha avuto andamenti contrastati, e sul Gruppo Gedi, vera stella della giornata.
Senza direzione intanto lo
S&P-500 sulla borsa a stelle e strisce.
Nessuna variazione significativa per l'
Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,102. L'
Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,22%. Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 53,23 dollari per barile, in netto calo del 2,69%.
Sui livelli della vigilia lo
spread, che si mantiene a +137 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona allo 0,91%.
Tra i listini europei sostanzialmente debole
Francoforte, che registra una flessione dello 0,25%, si muove sotto la parità
Londra, evidenziando un decremento dello 0,49%, e contrazione moderata per
Parigi, che soffre un calo dello 0,42%.
A Milano, si muove sotto la parità il
FTSE MIB, che scende a 22.114 punti, con uno scarto percentuale dello 0,23%, mentre, al contrario, resta piatto il
FTSE Italia All-Share, con le quotazioni che si posizionano a 24.069 punti. Sulla parità il
FTSE Italia Mid Cap (+0,16%); in frazionale progresso il
FTSE Italia Star (+0,53%).
Si distinguono a Piazza Affari i settori
media (+1,99%),
sanitario (+0,91%) e
viaggi e intrattenimento (+0,52%).
Tra i peggiori della lista di Milano, in maggior calo i comparti
materie prime (-2,73%),
vendite al dettaglio (-1,41%) e
immobiliare (-0,84%).
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, effervescente
Juventus, con un progresso del 3,36%.
Incandescente
Amplifon, che vanta un incisivo incremento del 2,34%.
Sostenuta
Banco BPM, con un discreto guadagno dell'1,60%.
Buoni spunti su
BPER, che mostra un ampio vantaggio dell'1,35%.
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Tenaris, che ottiene -2,76%.
In caduta libera
Fineco, che affonda del 2,08%.
Scivola
CNH Industrial, con un netto svantaggio dell'1,34%.
In rosso
Saipem, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,20%.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
Falck Renewables (+4,49%),
Rai Way (+2,83%),
Mondadori (+2,80%) e
doValue (+2,10%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Illimity Bank, che prosegue le contrattazioni a -2,27%.
Pesante
De' Longhi, che segna una discesa di ben -2,22 punti percentuali.
Seduta drammatica per
MARR, che crolla del 2,12%.
Spicca la prestazione negativa di
Banca Generali, che scende dell'1,92%.