(Teleborsa) - "
I Paesi con ampio spazio di bilancio, capitale umano e necessità di infrastrutture (Germania, Olanda), dovrebbero considerare una
moderata espansione"; al contrario "i
Paesi con alto debito e deficit dovrebbero
procedere con consolidamento per ridurre le vulnerabilità", ma dovrebbero
considerare un'eventuale espansione se si dovessero "materializzarsi rischi al ribasso", purché il debito sia sotto controllo.È l'avvertimento lanciato dal
Fondo Monetario Internazionale nel
Regional Outlook dedicato all'eurozona. L'istituto di Washington segnala anche un
rallentamento dell'attività economica in UE "a causa della debolezza del commercio e della manifattura".
Ciononostante, "alcuni s
egni di una domanda interna più scarsa cominciano ad apparire, specialmente negli investimenti".
Per quanto riguarda
il Pil in UE, l'Fmi
prevede per il 2019 un "calo all'1,4% dal 2,3% del 2018" con una "modesta ripresa" nel 2020, col Pil all'1,8%, oltre ad "
alta incertezza, rischi al ribasso" per Brexit e tensioni commerciali.
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