(Teleborsa) - Il colosso petrolifero saudita
Saudi Aramco, di proprietà del regno di Riad,
va in Borsa in seguito ad un'IPO che inizierà il 17 novembre prossimo e punta a collocare
presso gli investitori retail lo 0,5% del capitale ed una quota non specificata agli istituzionali. L'offerta si chiuderà il
28 novembre nel caso gli investitori retail ed i
l 4 dicembre per gli istituzionali.
Il
debutto è previsto, secondo il prospetto informativo, per il
5 dicembre, alla borsa di Tadawul in Arabia Saudita, ma i media sauditi parlano anche di un avvio quotazioni l'11 dicembre.
L'operazione si candida ad essere
il più grande collocamento di tutti i tempi, giacché la big petrolifera viene valutata dagli analisti in media
1.500 miliardi di dollari, in una rtange che va da 1.200 a 2.000 miliardi di dollari, anche se il
principe ereditario Mohammed bin Salman ha dichiarato di voler spuntare un valore di
2.000 miliardi di dollari. La società ha detto anche che intende distribuire un dividendo annuale di almeno 75 miliardi di dollari a partire dal 2020.
Saudi Aramco
vanta numeri da record, in quanto
produce circa 10 milioni di barili al giorno, praticamente tutta la produzione petrolifera dell'Arabia Saudita, pari al 10% della produzione mondiale di greggio. Lo scorso hanno ha generato
111 miliardi di dollari di utili, più di quelli generati dalle big petrolifere
Shell,
BP ,
Exxon Mobil e
ConocoPhillips messe insieme.
Il corposo
prospetto di 658 pagine, in realtà,
non ha chiarito tutti i dettagli dell'IPO, non il
numero esatto di azioni e neanche la
forchetta indicativa di prezzo, che verranno determinati al termine della fase di bookbuilding (prenotazione). Secondo indiscrezioni di stampa la casa reale saudita sarebbe propensa a collocare
fra l'1% ed il 3% del capitale (fra retail ed istituzionali) ad un prezzo complessivo compreso fra
20 e 60 miliardi di dollari. Nessuna informazione, invece, per quanto riguarda un eventuale secondo collocamento su qualche piazza internazionale.
Il CEO di Saudi Aramco,
Yasir al-Rumayyan, ha ricordato che l'IPO "è una
tappa significativa nella storia della società e un progresso importante per la
realizzazione di Vision 2030, il piano del regno per una diversificazione ed una crescita economica sostenibile". Il collocamento azionario infatti fa parte della grande riforma annunciata dal principe ereditario Mohammed bin Salman, che punta ad una crescita sostenibile e ad un mix energetico composto da idrocarburi ed energie rinnovabili.