(Teleborsa) - Ufficialmente iniziato il
conto alla rovescia in vista delle
elezioni politiche anticipate nel
Regno Unito, in programma il prossimo
12 dicembre. Secondo i sondaggi i
Conservatori di Boris Johnson sarebbero in
netto vantaggio e proprio il Primo Ministro uscente ha alzato il velo sul
piano dei primi tre mesi, in caso di vittoria. Piatto forte del "
menù" targato Johnson, ovviamente
l'uscita dall'UE: obiettivo da raggiungere entro il
31 gennaio 2020. Come più volte ribadito, anche nel corso del recente duello televisivo contro il rivale, il leader laburista britannico
Jeremy Corbyn, BoJo ha infatti promesso di mettere
“fine a questa miseria nazionale, allo stallo e di fare del 2020 l’anno del cambiamento”.Ma non solo, tra gli
impegni prioritari anche la
riduzione delle tasse e nuove leggi per finanziare un a
umento della spesa per
l'istruzione.
Intanto, proprio mentre il
Presidente Trump minaccia di imporre
dazi sul 100% delle importazioni dalla Francia, pari a 2,4 miliardi di dollari,
come rappresaglia alla
Digital tax sui big
Usa del web, Johnson rilancia
la tassa del 2% sui
profitti realizzati nel Regno Unito dalle grandi società digitali statunitensi come, appunto,
Google, Facebook e Amazon.