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FCA-Peugeot danno il via alla fusione: nozze approvate dai Board

Nasce il 4° gruppo mondiale per vendite e il 3° per fatturato. Previste sinergie per 3,7 miliardi. Obiettivo lo sviluppo della mobilità sostenibile

Finanza
FCA-Peugeot danno il via alla fusione: nozze approvate dai Board
(Teleborsa) - Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot convolano a nozze: la fusione è stata approvata da entrambi i Boarddi entrambe le compagnie e porterà alla creazione del 4° gruppo auto mondiale per volumi e del 3° in termini di fatturato, con vendite annuali per 8,7 milioni di veicoli e ricavi per 170 milioni.

Lo ha annunciato la FCA, dopo il sì dei CdA delle due compagnie e la rituale firma dell'intesa da parte del CEO di FCA Mike Manley ed il numero uno di Peugeot Carlos Tavarez.

"Questa fusione rappresenta una grande opportunità per raggiungere una posizione ancora più forte nel settore attraverso il nostro impegno a guidare la trasformazione verso un mondo con una mobilità ecologica, sicura e sostenibile ", ha affermato Carlos Tavares, Presidente del Consiglio di Gestione di Groupe PSA.



Mike Manley, Amministratore Delegato di FCA, ha aggiunto: "Questa è l’unione di due società con marchi incredibili e persone appassionate e competenti. Entrambe hanno affrontato momenti di estrema difficoltà e ne sono uscite ancora più agili, intelligenti e formidabili. Le nostre persone hanno un tratto in comune, quello di guardare alle sfide come opportunità da cogliere perché rappresentano la strada per renderci ancora migliori nel fare quello che facciamo”

L’aggregazione proposta - si sottolinea - darà vita a un gruppo leader nel settore, con team, competenze, risorse e dimensioni in grado di cogliere con successo le opportunità offerte da questa nuova era della mobilità sostenibile. FCA-PSA infatti si lancerà per offrire soluzioni di mobilità innovative, ecologiche e sostenibili, sia in contesti urbani che rurali.

La fusione creerà un gruppo diversificato con margini tra i più elevati nei suoi principali mercati in Europa, Nord America e America Latina e l’opportunità di ridefinire la strategia in altre regioni. Sono previste sinergie annuali che a regime saranno pari a circa 3,7 miliardi di euro, senza chiusure di stabilimenti. I risparmi associati alla condivisione di tecnologie, prodotti e piattaforme derivamnte dalla fusione rappresenteranno il 40% circa dei 3,7 miliardi di euro di sinergie annuali a regime, mentre i risparmi relativi agli acquisti generati dalle relative economie di scala rappresenteranno un ulteriore 40% di tali sinergie. Il restante 20% sarà rappresentato da risparmi in altre aree, tra cui marketing, IT, spese generali e amministrative e logistica.

Le sinergie generate dalla fusione daranno luogo ad un flusso di cassa netto positivo già nel primo anno. Oltre alla forza in termini economici, il Gruppo avrà anche una solida struttura patrimoniale, ad un livello "investment grade", in grado di garantire una significativa flessibilità finanziaria e ampi margini, sia per implementare piani strategici che per ottimizzare gli investimenti in nuove tecnologie.

La maggiore efficienza degli investimenti in piattaforme veicoli, famiglie motori e nuove tecnologie e le economie di scala consentiranno al business di incrementare la sua capacità di acquisto e la creazione di valore per gli stakeholder.

Il nuovo gruppo beneficerà di una struttura di governance efficace disegnata per favorire l’efficienza, con un CdA composto da 11 membri, la maggioranza dei quali indipendenti. Cinque membri del consiglio di amministrazione saranno nominati da FCA e dal proprio azionista di riferimento (incluso John Elkann in qualità di Presidente) e cinque da Groupe PSA e dai propri azionisti di riferimento (incluso il Senior Non-Executive Director e il Vice Presidente). Al perfezionamento dell’operazione il Consiglio includerà due membri in
rappresentanza dei lavoratori di FCA e di Groupe PSA. Carlos Tavares sarà Chief Executive Officer, oltre che membro del Consiglio di Amministrazione, per un mandato iniziale di cinque anni.

In base allo statuto proposto per la società risultante dalla fusione nessun azionista avrà diritto di voto in misura eccedente il 30% dei voti espressi in assemblea. Si prevede inoltre che non ci sarà alcun trasferimento dei diritti di doppio voto esistenti. È previsto un periodo di standstill di 7 anni a partire dal perfezionamento della fusione per le partecipazioni azionarie di EXOR, Bpifrance, Dongfeng Group (DFG) e la famiglia Peugeot (EPF/FFP). Unica eccezione, a EPF/FFP sarà concesso di aumentare del 2,5% la propria partecipazione nella società risultante dalla fusione. Il perfezionamento dell’aggregazione proposta è previsto in 12-15 mesi.

(Foto: Mauritz Antin / rclassenlayouts)
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