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Coronavirus, Cina ammette ritardi. Italiani rientreranno il 3 febbraio

Due casi accertati, 12 in osservazione. Governo dichiara stato d'emergenza per sei mesi

Economia, Salute e benessere
Coronavirus, Cina ammette ritardi. Italiani rientreranno il 3 febbraio
(Teleborsa) - Il temuto Coronavirus è sbarcato anche in Italia, una emergenza da affrontare con tutte le necessarie misure, ma senza creare allarmismi. Dopo la chiusura dello spazio aereo italiano ai voli da e per la Cina, oggi il Consiglio dei Ministri ha decretato lo stato d'emergenza per sei mesi al termine della riunione - durata poco più di un'ora - a Palazzo Chigi. Tra le altre misure approntate dal Cdm, uno stanziamento iniziale di 5 milioni di euro. Due - al momento - i casi accertati: si tratta di turisti cinesi nel nostro Paese da pochi giorni, attualmente ricoverati - in discrete condizioni - in isolamento all'ospedale Spallanzani di Roma. Altri 12 pazienti provenienti da zone della Cina colpite dell'epidemia, sono stati sottoposti ai test.



"Non c'è motivo di panico e allarme sociale", dice Conte a palazzo Chigi. Sono già state adottate "misure rigorose di precauzione e continueremo a farlo con il massimo dispendio di energie per assicurare la protezione a tutti i cittadini".


Nel pomeriggio, proprio nella Capitale è stata convocata in prefettura, a quanto si apprende, una riunione per fare il punto sulla situazione dopo il contagio di due turisti cinesi da coronavirus e la dichiarazione di emergenza deliberata dal Governo. Al tavolo siederanno, oltre al Prefetto Gerarda Pantalone, la Sindaca di Roma Virginia Raggi, il Presidente della Regione Nicola Zingaretti e i vertici Asl.

Il rientro degli italiani da Wuhan - Per quanto riguarda gli Italiani che si trovano in Cina, "nella notte tra il 2 e il 3 febbraio cioè lunedì mattina atterreranno in Italia i nostri connazionali, circa 80 che in questo momento sono a Wuhan (epicentro del virus, ndr). Ovviamente saranno sottoposti a un regime sanitario qui in Italia in un luogo dedicato", lo ha detto il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio parlando in teleconferenza con l'ambasciatore italiano in Cina Luca Ferrari. A riportare i nostri connazionali in patria, ha fatto sapere il ministero della Difesa,un aereo KC-767A del 14° Stormo dell'Aeronautica Militare. All'arriva in Italia, scatterà immediatamente la "quarantena".

COME FUNZIONA LA QUARANTENA
- Gli italiani dovrebbero essere trasferiti in una struttura protetta situata all’interno della cittadella militare della Cecchignola - ma nulla è stato ancora deciso.

Ognuno di loro verrà sistemato in una stanza singola, della grandezza di 16-20 metri quadrati, dotata di letto, un bagno, un tavolino, tv, computer e il telefono. I medici del ministero, dotati di mascherina, guanti e tute anticontagio, faranno visita ai connazionali 3 volte al giorno per verificare le loro condizioni di salute e accertarsi che non abbiano contratto il virus. Il periodo di quarantena durerà 14 giorni, la durata massima di incubazione del coronavirus.

CINA AMMETTE RITARDI
- le autorità cinesi hanno ammesso che i ritardi della Cina alla scoperta del virus di Wuhan ha peggiorato lo stato dell'epidemia. "In questo momento mi sento in colpa, con rimorso e rimprovero", ha detto Ma Guoqiang, segretario del Partito comunista cinese (Pcc) di Wuhan, la massima carica politica locale. "Se fossero state adottate prima le misure di controllo rigorose, il risultato sarebbe stato migliore di quello attuale".



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