Facebook Pixel
Milano 15:00
33.662,21 +0,09%
Nasdaq 17-apr
17.493,62 0,00%
Dow Jones 17-apr
37.753,31 -0,12%
Londra 15:00
7.862,15 +0,18%
Francoforte 15:00
17.761,1 -0,05%

Coronavirus, JK Capital Management prevede impatto più severo della SARS

A cura di Fabrice Jacob, CEO di JK Capital Management, affiliata di La Française

Economia
Coronavirus, JK Capital Management prevede impatto più severo della SARS
(Teleborsa) - L'ottimismo mostrato appena poche settimane fa, a inizio anno, è già stato messo seriamente in discussione dal nuovo coronavirus che si è diffuso dalla città cinese di Wuhan a partire dagli ultimi giorni di dicembre. L’impatto a breve termine sull’economia cinese potrebbe essere molto più severo di quanto avvenuto nel 2003 con l'epidemia della SARS, per il semplice fatto che l’intero Paese è oggi letteralmente paralizzato dalle misure adottate a tutti i livelli dal governo. Le vacanze per il Capodanno sono state estese di 10 giorni (per ora) in 14 province, che nell’insieme producono il 69% dell’intero PIL nazionale. Mai, ai tempi dalla SARS, furono adottati provvedimenti che impattarono l’economia dal lato dell’offerta a simili livelli.

In altre parole, secondo l'analisi di Fabrice Jacob, CEO di JK Capital Management, affiliata di La Française, la crescita del PIL sarà colpita da un drastico calo non solo nei consumi, ma anche nella produzione, e questa è una novità. Se il prolungamento delle vacanze dovesse essere esteso, sarebbe ragionevole attendersi una reazione a catena in tutti i Paesi che contano significativamente sulle importazioni dalla Cina. Pertanto ci attendiamo un calo della crescita del PIL molto significativo nel primo trimestre del 2020. I dati ufficiali del PMI manifatturiero di febbraio saranno atroci (quelli di gennaio, 50,0 a gennaio per l’indice ufficiale e 51,1 per l’indice Caixin, erano stati calcolati prima del lockdown).

Prima del contagio il nostro scenario di base - prosegue Jacob - prevedeva che la Cina non avrebbe stimolato la propria economia quest’anno, per il semplice motivo che non ve ne era ragione, almeno fino a che la sua crescita avesse seguito un percorso di moderato declino. Oggi la situazione sembra però molto diversa. Far partire il rimbalzo della ripresa attraverso una combinazione di misure di politica monetaria e di sussidi specialmente indirizzati a chi oggi subisce il contraccolpo peggiore è uno scenario che troverebbe facilmente sostenitori all’interno del Comitato permanente del Politburo. Ciò anche se si peggiorasse nel breve la leva finanziaria complessiva e vi fosse un brusco deterioramento del deficit fiscale di Pechino.



(Foto: © Dmitry Kalinovsky/123RF)
Condividi
```