(Teleborsa) -
Si è conclusa la peggior settimana dal 2008.
Si muove in territorio negativo Piazza Affari. Stesso andamento al ribasso anche per le principali Borse europee. Prosegue in affanno la seduta a Wall Street, che vede cadere lo
S&P-500 del 2,14%.
L'
Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,101. Giornata da dimenticare per l'
oro, che scambia a 1.591,3 dollari l'oncia, ritracciando del 3,26%. Prevalgono le vendite sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 44,92 dollari per barile, in forte calo del 4,61%.
Torna a salire lo
spread, attestandosi a +167 punti base, con un aumento di 5 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,06%.
Tra i listini europei sensibili perdite per
Francoforte, in calo del 3,86%, in apnea
Londra, che arretra del 3,18%, e tonfo di
Parigi, che mostra una caduta del 3,38%.
A Milano, forte calo del
FTSE MIB (-3,58%), che ha toccato 21.984 punti; sulla stessa linea, giornata da dimenticare per il
FTSE Italia All-Share, che si ferma a 23.907 punti, ritracciando del 3,47%. Pessimo il
FTSE Italia Mid Cap (-2,83%), come il FTSE Italia Star (-2,1%).
Alla chiusura di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 5,68 miliardi di euro, con un incremento del 28,46%, rispetto ai precedenti 4,42 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 1,05 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 1,38 miliardi, mentre i contratti si sono attestati a 665.074, rispetto ai precedenti 509.465.
A fronte dei 132 titoli scambiati, sono giunte richieste di acquisto per 12 azioni. In lettera invece 117 titoli. Pressoché stabili le rimanenti 3 stocks.
Forte nervosismo e perdite generalizzate a Milano su tutti i settori, senza esclusione alcuna.
Tra i più negativi della lista del listino azionario italiano, troviamo i comparti
petrolio (-5,11%),
telecomunicazioni (-5,07%) e
utility (-4,37%).
Maglia rosa tra i titoli del FTSE MIB a mostrare un buon guadagno,
Amplifon ottiene un +2,63%.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Snam, che ha terminato le contrattazioni a -5,87%.
Lettera su
Hera, che registra un importante calo del 5,74%.
Affonda
Telecom Italia, con un ribasso del 5,10%.
Spicca la prestazione negativa di
ENI, che scende del 5,10%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Brunello Cucinelli (+1,56%) e
De' Longhi (+0,91%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Interpump, che ha terminato le contrattazioni a -5,46%.
Crolla
Maire Tecnimont, con una flessione del 5,31%.
Vendite a piene mani su
Inwit, che soffre un decremento del 5,18%.
Pessima performance per
Banca Popolare di Sondrio, che registra un ribasso del 4,60%.