(Teleborsa) -
Segnali di forza per il mercato immobiliare statunitense a febbraio, prima che si diffondesse in Occidente l'emergenza coronavirus. Le
vendite di case esistenti negli Stati Uniti a febbraio hanno registrato un
forte incremento del 6,5% secondo quanto comunicato dall'Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il -2% riportato a gennaio. Il dato appare superiore al
+0,7% atteso.
Sono state vendute
5,77 milioni di unità rispetto ai 5,42 milioni rivisti di gennaio. Il dato è migliore delle
attese degli analisti che avevano indicato un totale di
5,50 milioni di unità vendute
Rispetto a dicembre 2019 le vendite sono
salite del 7,2%.