(Teleborsa) -
Sono quasi ottomila i medici che hanno aderito all'appello per una task force di
300 camici bianchi chiamati ad aiutare gli ospedali più colpiti dall'emergenza coronavirus. È il dato definitivo di quella che è stata definita una
"chiamata alle armi" che si è chiusa dopo appena 24 ore, registrando una
adesione altissima. Al via l'esame delle candidature. I primi medici potrebbero essere operativi già nelle prossime ore, in
Lombardia e a Piacenza.L'appello era stato lanciato dal Ministro per gli Affari regionali
Francesco Boccia. "Ringraziamo tutti i medici che, su base volontaria,
hanno aderito all'iniziativa", si legge sul sito della
Protezione civile.Intanto, dopo i numeri terrificanti delle giornate precedenti, ieri intanto si è registrato un
lieve calo di vittime e contagi nel nostro Paese, ma l’imperativo resta proseguire sulla strada delle
restrizioni e del rigore, con ancora maggior forza e convinzione."Non vogliamo farci prendere da facili entusiasmi - dice Franco Locatelli, Presidente del Consiglio superiore di sanità - né sopravvalutare una tendenza ma
è un segnale che arriva a quella che comincia ad avvicinarsi come una distanza temporale rispetto alla quale ci aspettiamo di vedere segni tangibili di misure di contenimento intraprese. E' fondamentale - prosegue Locatelli - quanto più possibile nei contesti familiari mantenere misure stringenti di contenimento dei soggetti risultati positivi al coronavirus.
E' un altro sacrificio che si chiede al Paese ma è importante. Altrimenti rischiamo di perpetuare il meccanismo di diffusione del virus. E' un appello al senso responsabilità di tutti i familiari dei pazienti positivi. Le prime misure stringenti di contenimento
sono state adottate l'11 marzo, quindi ci aspettavamo di vedere risultati a partire da 2-3 settimane".