(Teleborsa) - Il
Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo per esaminare la proposta fatta dalla BCE in merito alla politica dei dividendi, nel contesto conseguente all’epidemia da COVID-19, ha deciso di
sospendere la proposta di
distribuzione del dividendo cash agli azionisti di
19,2 centesimi di euro per azione, per complessivi
3,4 miliardi di euro, cghe era stata inserita all’ordine del giorno dell’Assemblea ordinaria convocata per il 27 aprile 2020. Il CdA ha quindi deliberato di proporre alla prossima Assemblea ordinaria
l’assegnazione a riserve dell’utile dell’esercizio 2019 .
Tale proposta, se approvata dall’Assemblea, si traduce in un
ulteriore rafforzamento della già elevata
solidità patrimoniale del Gruppo Intesa Sanpaolo, con un coefficiente patrimoniale
Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime che
aumenta al 15,2% dal 14,1%, risultando superiore di circa 5,8 punti percentuali al requisito SREP comprensivo del combined buffer e con un
capitale eccedente il requisito per oltre 16,5 miliardi di euro. L’ampiezza del margine rispetto al requisito, fra l'altro,
non tiene conto della maggiore flessibilità concessa dalla BCE, incorporando la quale l'ammontare di capitale CET1 del Gruppo eccedente il requisito aumenterebbe a circa
19 miliardi di euro.
Le raccomandazioni della BCE sono valevoli
sino al 1° ottobre 2020. Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo intende quindi
convocare un’Assemblea dopo quella data per dare esecuzione alla
distribuzione di parte delle riserve agli azionisti entro l’esercizio 2020, anche in considerazione del supporto alla situazione finanziaria delle famiglie e alle erogazioni da parte delle fondazioni particolarmente necessario nel contesto conseguente all’epidemia da COVID-19.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo mantiene come priorità la
generazione di benefici per tutti i propri stakeholder - dal supporto all’
economia reale e sociale (260 miliardi di credito concessi a famiglie e imprese dal 2014 al 2019), alla creazione e distribuzione di
valore per gli azionisti (13,4 miliardi di dividendi cash distribuiti nel quinquennio 2014-2018) - confermandosi anche quale punto di riferimento per la
sostenibilità e la responsabilità sociale. Per le
persone del Gruppo, ha assicurato dal 2014 al 2019 oltre 32 miliardi di euro di stipendi e in 8 anni l’assorbimento della capacità in eccesso di circa 10.000 risorse. Per la
comunità ha approntato iniziative per la riduzione della povertà infantile e il supporto alle persone in difficoltà, oltre al supporto alle famiglie colpite da terremoti, disastri naturali, dall’emergenza climatica a Venezia e dal crollo del ponte a Genova. Da segnalare anche le
iniziative a favore dell'ambiente (plafond creditizio Circular Economy da 5 miliardi e primo Sustainability Bond per 750 milioni di euro), quelle a favore
dell'inclusione dei giovani (programma "Giovani e Lavoro" e P-Tech)
e della cultura (Gallerie d’Italia).
In relazione all’epidemia COVID-19, il Consigliere Delegato e CEO
Carlo Messina ha reso noto al Consiglio di Amministrazione che
destinerà un milione di euro del bonus riconosciutogli dal sistema incentivante 2019 a donazioni a
sostegno di specifiche iniziative sanitarie e che i
21 top manager a suo diretto riporto destineranno ad
analoghe donazioni complessivamente circa
5 milioni di euro dei rispettivi bonus riconosciuti dal sistema incentivante 2019; i
l Consiglio di Amministrazione, che ha apprezzato e condiviso la decisione del management, contribuirà con una
propria specifica donazione. Inoltre, in occasione dell’assegnazione dei bonus, tutti i
dipendenti del Gruppo potranno contribuire con
donazioni a sostegno di specifiche iniziative sanitarie tramite un’apposita piattaforma.
Confermata anche la validità delll'OPS su UBI Banca, in particolare la proposta di conferimento di una delega al Consiglio di Amministrazione per l’esecuzione dell’
aumento di capitale a servizio dell’offerta, all’ordine del giorno dell’Assemblea straordinaria convocata per il 27 aprile 2020.