(Teleborsa) -
Crollano i consumi delle famiglie giapponesi a marzo ed il pessimo dato del
PMI dei servizi di aprile non preannuncia nulla di buono anche per il successivo sondaggio, anticipando un mese ancora drammatico per il commercio. E' quanto emerge da un pool di dati diffusi oggi.
Spese a picco
Secondo l'Ufficio statistico nazionale nipponico, nel mese di marzo, i
consumi familiari mensili in Giappone sono
crollati del 6% in termini reali rispetto ad un anno fa, attestandosi a
292.214 yen.Il dato, che si confronta con un -0,3% del mese precedente, risulta
leggermente migliore delle attese.
Su base mensile, si registra invece un
pesante calo delle spese del 4% reale, in linea con le attese, che si confronta con il +0,8% del mese precedente.
Nello stesso periodo la
media mensile dei redditi delle famiglie operaie è
salita dell'1,5% in termini reali, raggiungendo
490.589 yen. Il reddito disponibile è aumentato dello 0,9% mentre le spese per consumi sono colate a picco dell'8,1%.
Terziario al palo
I dati diffusi invece da Markit sul PMI dei servizi, che include anche il commercio, confermano la
crisi del settore terziario giapponese, con un indice
PMI crollato a 21,5 punti ad aprile dai 33,8 precedenti.