(Teleborsa) -
L’operazione
Newco Alitalia, che si accompagna alla dotazione di
tre miliardi di euro decisa dal Governo che ne assumerà il controllo, è
al vaglio della Commissione Europea che dovrà accertare i requisiti di corrispondenza alle norme vigenti.
In sostanza, ed è questo il punto fondamentale, Bruxelles verifica che
sia applicato il principio di discontinuità tra vecchio e nuovo soggetto, vecchia e nuova gestione.
Il
corridoio in cui l’operazione deve passare è piuttosto
stretto. Alitalia, infatti, era già in stato di crisi prima del 31 dicembre 2019 e gli interventi previsti per fare fronte all’emergenza Covid-19 sono stati consentiti a livello governativo per
affrontare il blocco e la lenta ripresa del traffico aereo.
A chiarire questo aspetto è intervenuta la dichiarazione rilasciata all’agenzia Ansa da
Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione UE, la quale ha sottolineato che “in casi come quello riferito ad Alitalia, si usano
determinati criteri per valutare se la
discontinuità sia effettiva, a cominciare dagli strumenti utilizzati per la
transizione dall’azienda preesistente al nuovo soggetto per arrivare al
piano industriale, con l’assegnazione degli asset e dei dipendenti.
In sostanza, la
Newco Alitalia dovrà figurare come un’attività nuova a tutti gli effetti, anche se appare altrettanto chiaro che si tratterà di trasferimento di mezzi e competenze.