(Teleborsa) - Come da pronostico, la
Banca Centrale Europea lascia
invariati i tassi d'interesse e conferma il piano d'acquisto di titoli
(PEPP) per supportare l'economia del superamento della crisi pandemica ma, ha spiegato la Presidente
Christine Lagarde in conferenza stampa al termine del
Consiglio direttivo l'Eurozona necessita ancora di "
un ampio stimolo monetario".
La Presidente ha poi riferito che dopo i forti acquisti dei
primi mesi dal lancio del piano di acquisti di titoli Pepp, alla Bce "come alcuni hanno notato
abbiamo rallentato un po' le dinamiche di acquisti", perchè le
pressioni dei mercati si sono un po'
attenuate. Gli ultimi dati "
segnalano un recupero" dell'attività economica nell'area euro dopo i crolli causati dalla pandemia "anche se il
livello dell'attività resta ben
inferiore a prima della
pandemia".
Per Lagarde "a
maggio e giugno - ha aggiunto - anche con gli allentamento dei lockdown si è verificato un recupero
significativo ma diseguale". Le perdite di posti di lavoro
"attuali e previste", in conseguenza della crisi pandemica, assieme alle prospettive dell'economia "continuano a
pesare sulle spese delle famiglie" nell'area euro, ha rilevato ancora Lagarde per la quale sull'economia dell'area euro
"è atteso un rimbalzo nel
secondo trimestre, anche se
l'incertezza sulla velocità complessiva del
rimbalzo resta elevata".
Nel caso di
"significative sorprese al rialzo" sull'economia la Bce potrebbe valutare di non utilizzare completamente l'ammontare massimo previsto del Pepp, il piano di acquisti antipandemico,
"ma al momento non ci siamo", ha affermato la Presidente.
"Continueremo a usare l'intera copertura", ha aggiunto.
Infine, riguardo il processo di revisione alla strategia della BCE, lanciato da Lagarde al debutto ma subito sospeso a causa della crisi pandemica esplosa all'improvviso, "
deve riprendere rapidamente, a settembre", ha affermato la stessa Presidente.
Infine, in vista del
vertice UE in programma domani, venerdì 17 luglio e sabato 18, arriva la
moral suasion della Presidente. "A Bruxelles i negoziati richiedono tempo e energia, ma la mia sensazione è che molti leader europei abbiano ben presente ben presente l'importanza di non perdere tempo e segnalare al mondo che ci sta un livello di consenso che
sarà dimostrato da un accordo buono e ambizioso, relativamente presto".