(Teleborsa) - L'OPS di
Intesa Sanpaolo su
UBI Banca con la conseguente
cessione di oltre 500 filiali, come
chiesto dall'Antitrust, avrebbe un impatto "forte" e metterebbe a rischio il rapporto con il territorio di cui BPER ha poca dimestichezza.
Sono le preoccupazioni espresse dalla presidente di UBI Banca,
Letizia Moratti, e il consigliere delegato,
Victor Massiah, in occasione di una conferenza stampa.
In caso di successo dell'OPS aree come Cuneo, Pavia, Bergamo, Brescia e Varese, dove UBI è particolarmente radicata, diventerebbero zone di presenza dominante di BPER.
"Intesa ha negoziato con BPER la cessione di 500 filiali e un accordo che prevede la consegna a BPER di 6 miliardi di impieghi UBI al netto di 1,2 miliardi di impieghi Intesa e 29 miliardi di raccolta al netto di 2,2 miliardi di raccolta Intesa", ha ricordato Moratti.
"Questo significa
consegnare a BPER una parte importante dei nostri clienti", quantificata dalla presidente in "un 50% dei nostri clienti e dei nostri dipendenti.
L'impatto è ovviamente forte tenuto conto che naturalmente BPER ha una minore conoscenza del territorio", ha aggiunto Moratti.
Stessa preoccupazione è stata espressa da Massiah che ha sottolineato come BPER sia una "banca che storicamente è molto meno presente nei nostri territori".
Ciò porterà a "tempi di conoscenza con i clienti, di adattamento e di comprensione delle loro esigenze. Nel caso di successo dell'OPS - ha concluso Massiah - sarà il problema di Bper".