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UBI, aumento corrispettivo OPS Intesa non riconosce ancora valore banca

Le conclusioni del CdA della banca non modificano il giudizio già espresso sull'Offerta

Finanza
UBI, aumento corrispettivo OPS Intesa non riconosce ancora valore banca
(Teleborsa) - Il Consiglio di Amministrazione di UBI Banca, riunitosi per esaminare il Supplemento al Prospetto Informativo pubblicato da Intesa Sanpaolo, che riconosce un aumento del corrispettivo dell’OPS, ha stabilito che le condizioni "non sono tali da far superare" le conclusioni negative espresse in precedenza dal Consiglio di UBI sull'offerta.

In particolare, il Corrispettivo incrementato esprime una valorizzazione di UBI Banca che "ancora non riflette il suo reale valore e non riconosce agli azionisti di UBI Banca il contributo apportato al valore complessivo della combined entity e un adeguato valore delle sinergie prospettate da Intesa".

Il CdA ritiene inoltre che l’Offerta continui a porre a carico degli azionisti di UBI Banca gran parte dei rischi connessi al raggiungimento degli Obiettivi Strategici dell’Operazione definiti da ISP. Il Corrispettivo Incrementato, seppur aumentato attraverso la Componente in Denaro, non remunera adeguatamente tali rischi, persistendo, inoltre, una allocazione del valore e delle sinergie sfavorevole agli Azionisti di UBI Banca attesa l’invarianza della Componente in Azioni ISP.

Inoltre, le valutazioni condotte con il supporto degli Advisor Finanziari evidenziano che il Corrispettivo Incrementato esprime, al 21 luglio 2020, un concambio implicito pari a 2,00x, ancora inferiore sia alla media e sia alla mediana dei concambi risultanti dall’applicazione delle metodologie utilizzate dal Consiglio di Amministrazione pari, rispettivamente, a 2,40x e 2,27x. In termini di valorizzazione, la differenza precedentemente rilevata di 1,1 miliardi "risulta solo parzialmente colmata dalla Componente in denaro, pari a massimi 652 milioni i euro".

Infine, il Consiglio sottolinea che l’Autorizzazione Antitrust dispone che, nel caso in cui ISP non riesca a dismettere sportelli di proprietà di UBI Banca, ISP sarà obbligata a cedere sportelli di sua proprietà idonei a produrre nei mercati interessati effetti almeno equivalenti a quelli derivanti dalla cessione di sportelli UBI Banca, con potenziali effetti negativi sul perseguimento delle prospettive di sviluppo reddituale sottese agli Obiettivi Strategici dell’Operazione.
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