(Teleborsa) -
Semaforo verde dall'
Ecofin che, a
maggioranza qualificata, ha approvato
testo di compromesso sulla governance del
Recovery fund presentato dalla presidenza tedesca.
Via libera, dunque, alla proposta che passa tra lo
scetticismo di diverse delegazioni (Lussemburgo, Irlanda e Olanda spingevano per aggiungere un esplicito riferimento al legame con le raccomandazioni del 2019) che avrebbero voluto rimettere mano al testo ma Scholz ha ritenuto più urgente andare avanti anche su questo punto, poichè si teme un
ritardo nell'
ok definitivo al piano per la ripresa europea da
750 miliardi di euro. "Se non lo approviamo oggi rischiamo di trovarci in una
situazione difficile perché rischiamo di allungare in modo smisurato i tempi", ha detto
Scholz. "E questo potrebbe essere un grosso problema". Il
testo di compromesso, presentato, appunto, dal Ministro delle Finanze e tedesco, riguarda in particolare alcune questioni in sospeso riguardanti il Fondo RRF (Recovery Resilience Facility, ndr) e in particolare la sua
"governance" e le modalità e i criteri del controllo e della verifica dei piani nazionali di ripresa e resilienza che gli Stati membri dovranno presentare alla Commissione per richiedere i finanziamenti.
"Penso - ha detto Gualtieri durante la
discussione in sessione pubblica, ritrasmessa dal Consiglio - che il
testo sia equilibrato: chiarisce alcuni punti molto importanti, come ad esempio il fatto che il prefinanziamento è calcolato sull'ammontare complessivo di sovvenzioni e prestiti; o il fatto che il limite di tre mesi per il cosiddetto
emergency brake (freno d'emergenza) è un limite massimo, e quindi è molto chiaro che non c'è un potere di veto". Il freno d'emergenza è stato deciso dal Consiglio europeo di luglio come parte dell'accordo complessivo sul
Recovery Plan e sul bilancio pluriennale dell'UE. Il meccanismo, escogitato per venire incontro alle richieste dell'Olanda, permette a ciascuno Stato membro di chiedere di riesaminare le decisioni di attribuzione dei fondi a un altro Paese, ma non di bloccarle.
"Accordo all’Ecofin sul regolamento del
Recovery Resilience Facility. Tempi certi e assenza di potere di veto per le procedure di pagamento, il
10% di anticipo sarà sul totale delle quote spettanti Recovery Fund", ha scritto su Twitter il Ministro Gualtieri.
"L’Ecofin ha raggiunto un ampio consenso", ha aggiunto sempre su Twitter il commissario europeo Paolo Gentiloni. "Una decisione formale sarà ora presa dal Coreper", il Comitato dei rappresentanti permanenti dell’Unione europea. "Siamo pronti a discutere con il Parlamento. Il tempo è essenziale per sostenere la
ripresa e rafforzare la fiducia".