(Teleborsa) -
Enel è uno dei principali beneficiari della maggiore attenzione alla transizione energetica. È quanto rileva
Credit Suisse nel
Rapporto "Enel - What the market is currently missing" aggiornando la propria valutazione sul titolo nonostante gli analisti abbiano tagliato le proprie previsioni di EPS del 2-6% nel 2020-21E a causa – spiegano – dell'effetto cambi avverso in
America Latina.In vista della presentazione del
nuovo piano industriale il prossimo 24 novembre l'Istituto ha
alzato il target price da 7,80 euro a 8,20 euro valore che incorpora un upside potenziale del 9,2% rispetto alle quotazioni attuali di 7,51 euro. Confermato, inoltre, il
rating "outperform". Alla base dell'aumento del prezzo obiettivo – si legge nel report – vi è, principalmente, una
valutazione più alta per la pipeline rinnovabile di Enel. Negli ultimi 12 mesi, rilevano gli analisti, il titolo Enel, sebbene sia cresciuto dell'11%, ha corso l'8-15% in meno rispetto ai suoi principali concorrenti (EDP, Iberdrola e RWE). In tale scenario, tuttavia, Credit Suisse ritiene che il mercato non stia attualmente scontando alcuni fattori rilevanti e vi sia il potenziale per un aumento medio del 20% degli investimenti annuali nel periodo 2020-30E, guidato dai crescenti incrementi nelle rinnovabili e dai nuovi investimenti nelle reti, senza alcuna pressione sugli obiettivi di leva finanziaria. L'analisi sottolinea inoltre "la capacità di Enel di raggiungere un CAGR per EPS minimo del 6% e un rendimento per azionista totale annuo minimo del 10% fino al 2030E".