(Teleborsa) -
La Bank of Japan non sorprende e conferma una politica fortemente espansiva, con un livello dei
tassi d'interesse fermo ai minimi storici e negativo (-0,1%) e la conferma di un
target per il rendimento dei titoli di stato a zero (Yield Curve Control).
Una decisione largamente attesa dal mercato, in considerazione del peggioramento del quadro generale, innescato dalla
seconda ondata di pandemia di Covid, che sta colpendo duramente l'Occidente.
E proprio in considerazione dei questo rischio, che può frenare nuovamente l'economia mondiale, il Board della BOJ guidato da Haruiko Kuroda adotta una
politica ultra accomodante, sposando il
"whatever it takes" coniato dalla BCE durante l'era Draghi. La banca centrale - assicura - appronterà "tutti gli interventi necessari senza esitazione per
proteggere l’economia dagli impatti della pandemia del COVID-19".
Il consueto
bollettino trimestrale ha infatti segnalato che il contesto è caratterizzato da una
"incertezza estremamente elevata" rispetto all'economia ed all'andamento dell'inflazione e che i
rischi che incombono sull’outlook
"volgono verso il basso”.
Le nuove previsioni peggiorative della BOJ indicano un ritardo rispetto alla precedenti indicazioni, con un
PIL 2020/2021 rivisto al ribasso a -5,5% dal -4,7% indicato a giugno, mentre per l'anno seguente 2021/2022 è stimata una ripresa più forte a +3,6% da +3,3% e per l'anno 2022/2023 a +1,6% da +1,5%.
Tagliate anche le stime d'inflazione 2020/21 a -0,6% da -0,5%, mentre per l'anno 2021/2022 si prevede un +0,4% rispetto al +0,3% precedente e per l'anno 2022/2023 confermato un +0,7%.