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Cauta Wall Street guarda al Job Report in chiave Fed

Commento, Finanza
Cauta Wall Street guarda al Job Report in chiave Fed
(Teleborsa) - Avvio all'insegna della cautela per la borsa di Wall Street con il mercato che si concentra sui segnali positivi arrivati dalla Fed che ha lasciato la porta aperta a un’ulteriore riduzione del costo del denaro nel 2026.

Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones mostra un guadagno frazionale dello 0,20%, mentre, al contrario, rimane ai nastri di partenza l'S&P-500 (New York), che si posiziona a 6.896 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Leggermente negativo il Nasdaq 100 (-0,47%); senza direzione l'S&P 100 (-0,12%).

Mercoledì, 10 dicembre, la banca centrale americana ha tagliato i tassi di 25 punti base, come previsto dagli analisti. Intanto il presidente della Federal Reserve Bank di Chicago, Austan Goolsbee, ha fatto sapere di aver votato contro la decisione di ridurre i tassi di interesse, sottolineando la necessità di attendere ulteriori dati economici per valutare se l’impatto dei dazi sull’inflazione sia davvero transitorio. La sua prima dissidenza dal 2023 lo ha allineato al presidente della Fed di Kansas City, Jeff Schmid, che aveva già votato contro il precedente taglio di ottobre e ha ribadito la sua contrarietà anche questa volta.

Nonostante il presidente Jerome Powell sia riuscito a ottenere il sostegno necessario per il terzo taglio da un quarto di punto, nel 2025, le opposizioni interne sono risultate più diffuse di quanto i soli voti contrari di Goolsbee e Schmid facciano pensare.

Gli addetti ai lavori già guardano alla giornata di martedì, 16 dicembre, cruciale per la prossima decisione della Federal Reserve, in calendario il 28 gennaio. Quel giorno uscirà il dato sul mercato del lavoro (Nfp e Tasso di Disoccupazione) che di fatto è stato al centro dell'attenzione dell'ultima conferenza stampa della banca centrale statunitense.

Gli investitori guardano anche alle prossime riunioni di politica monetaria della Banca Centrale Europea e della Bank of Japan. Per la BCE, le attese sono di una conferma dell’attuale livello dei tassi, senza variazioni sul costo del denaro. Diverso il clima in Giappone, dove cresce la percezione che la BoJ possa muoversi verso un rialzo, dopo le dichiarazioni di tono più aggressivo rilasciate la scorsa settimana dal governatore Kazuo Ueda.
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