(Teleborsa) -
ERG chiude i primi nove mesi dell'anno con
risultato netto adjusted di 79 milioni, inclusivo di circa 2 milioni spettanti alle minorities,
in aumento rispetto al risultato ai primi nove mesi 2019 (75 milioni), in quanto i minori risultati operativi sono stati più che compensati da minori oneri finanziari e imposte.
Nei primi nove mesi del 2020 i r
icavi adjusted sono pari a 721 milioni, in diminuzione rispetto ai primi nove mesi del 2019 (762 milioni), dopo aver registrato nel 3° trimestre un calo a 223 milioni dai 231 milioni del 2019, principalmente a seguito delle minori produzioni dell’eolico estero e dell’idroelettrico in Italia. Il
risultato operativo netto adjusted è stato pari a
139 milioni (157 milioni nei primi nove mesi 2019) dopo ammortamenti per 224 milioni.
L’indebitamento finanziario netto adjusted risulta pari a
1.421 milioni, in diminuzione (55 milioni) rispetto al 31 dicembre 2019 (1.476 milioni).
"In un contesto di mercato ancora penalizzato dagli effetti del COVID-19, i risultati operativi del trimestre registrano una contenuta flessione mentre l’utile netto è in crescita, grazie anche al minor costo del debito a seguito dell’emissione di Green Bond e delle contestuali operazioni di liability management", ha spiegato l'Ad
Luca Bettonte, agigungendo "stante i risultati del trimestre e il positivo andamento registrato ad ottobre confermiamo le nostre guidance, mentre aumentiamo la nostra capacità di sviluppo all’estero e registriamo con soddisfazione la positiva evoluzione della normativa sul repowering in Italia".
Confermata la previsione comunicata nel precedente trimestre per un
margine operativo lordo compreso in un intervallo
tra 480 e 500 milioni di euro,
investimenti tra
150-180 milioni, e indebitamento finanziario netto tra i 1.350 e i 1.430 milioni di euro.
Nell’ambito del Programma EMTN (Euro Medium Term Notes) da 2 miliardi di euro, è stato collocato il secondo Green Bond da 500 milioni di euro, a condizioni molto favorevoli e con richieste pari a 6 volte l'ammontare delle obbligazioni offerte, da parte di investitori di primario standing e rappresentativi di numerose aree geografiche