(Teleborsa) - Non avrebbero eseguito i dovuti interventi di manutenzione facendo mancare opere necessarie a un pubblico servizio, non assicurando così la funzionalità e l'esercizio in sicurezza dell'
infrastruttura A25 Torano-Pescara. Questa l'accusa formulata dalla dalla
Procura di Pescara nei confronti dei
vertici di Strada dei Parchi, concessionaria delle
autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25 controllata da
Toto holding. Tra gli indagati a vario titolo per inadempimento di contratti di pubbliche forniture e attentato alla sicurezza dei trasporti figurano il presidente Lelio Scopa, l'amministratore delegato
Cesare Ramadori, il direttore generale di esercizio
Gino Lai, il direttore operativo
Marco Carlo Rocchi, il direttore tecnico
Gabriele Nati, il suo predecessore
Mario Bellesia e il responsabile settore Viabilità, Manutenzione ed Ambiente,
Marco Pellicciardi. Nel dettaglio gli indagati – si legge nell'
avviso di conclusione indagini, avviate nel 2018 da un esposto di un'associazione ambientalista e condotte dai
Carabinieri Forestali di Pescara – almeno da novembre 2009 "non eseguivano i dovuti interventi di manutenzione ordinaria, sia predittivi (impermeabilizzazioni, protezioni anticorrosive, verniciature, corretta regimazione delle acque di piattaforma ecc.) sia di riparazione, tesi a salvaguardia, conservazione e ripristino delle opere d'arte, costituite da pile, impalcati, solette e strutture in genere dei viadotti dell'A25 Torano - Pescara, tra i quali anche i
viadotti Popoli, Bussi, Gole di Popoli e Svincolo di Bussi". Inoltre, "fornivano al ministero Infrastrutture e dei Trasporti informazioni e dati insufficienti e generici, sia in sede di programmazione annuale sia in sede di rendiconti consuntivi, in guisa da non consentire al personale del ministero di verificare entità e tipologia degli interventi di manutenzione ordinaria programmati ed eseguiti".