(Teleborsa) - La
Camera USA con un procedimento sorprendentemente accelerato di un solo giorno
ha approvato la procedura di impeachment contro Donald Trump, che viene messo in stato d'accusa per aver sobillato l'attacco al Congresso USA. Ad esprimersi a favore 222 democratici e 10 repubblicani, per un totale di
232 sì contro i 197 no.
Trump, che si aggiudica così il primato di
primo presidente a esser messo in stato d'accusa due volte, dopo il caso dell'Ucrainagate, è accusato di incitamento all'insurrezione, per aver sollecitato i suoi fan più estremisti a "tenersi pronti" a tutto, per bloccare la certificazione della vittoria di Biden alle elezioni.
La seduta è stata aperta dalla speaker della Camera,
Nancy Pelosi, ravvisando in Trump u
n "chiaro e immediato pericolo" per la democrazia.
Ora la parola passa al
Senato USA, che dovrà
condurre il processo a Trump, ma non sarà facile, perché per la condanna occorre una maggioranza dei due terzi. Un risultato difficilissimo da ottenere, salvo l'ammutinamento di una larga fetta di repubblicani, dal momento che i seggi in Senato sono equamente divisi. La seduta è in calendario pe
r martedì prossimo, alla vigilia dell'insediamento di Biden alla Casa Bianca.
Il leader repubblicano
Mitch McConnell si è detto contrario a convocare una sessione d'urgenza della Camera Alta ed ha dichiarato di di
non aver deciso come votare sull'impeachment di Trump.
Frattanto
l'FBI ha lanciato un allarme per possibili nuovi attacchi armati tra il 16 e il 20 gennaio, prima del giuramento di
Joe Biden che, assieme alla sua vice
Kamala Harris, ha affermato che persistono "minacce" alla democrazia e son
o "possibili altre violenze nei prossimi giorni".
Trump, in un video, ha condannato la violenza della scorsa settimana, lanciando un appello agli americani a "superare gli impeti del momento".