(Teleborsa) - L'importo medio delle domande di
prestito dei
millennials – nati tra il 1981 e il 1996 – nel
2020 è stato pari a
10.907 euro, il 7% in più rispetto al 2019. È si apprende dall'analisi condotta da Facile.it e Prestiti.it che hanno analizzato un campione di oltre 500mila domande lo scorso anno per comprendere come è cambiato il rapporto dei millennials con il mondo del credito al consumo nell’anno della pandemia.
A crescere, però, non sono stati solo gli importi, ma anche il
peso percentuale delle richieste provenienti da questo particolare tipo di utenti. Secondo i dati raccolti, inoltre, nel 2020, più di 1 domanda di prestito personale su 3 è stata presentata da un richiedente con età compresa tra i 25 e i 40 anni (38,1%), valore in aumento del 5% rispetto al 2019.
Analizzando le domande per le quali è stata dichiarata la
finalità emerge che la prima ragione per cui la Generazione Y ha chiesto un prestito nel 2020 è stata l’ottenimento di
liquidità (22,5%), seguita dall’acquisto di
auto usate (21,5%) e dalla
ristrutturazione della
casa (16,9%). "L’effetto della pandemia si fa però sentire in modo specifico analizzando alcune tipologie di prestito personale tipiche di questa fascia di richiedenti e che, causa emergenza sanitaria e lockdown, sono letteralmente crollate", si legge nella nota che ha accompagnato l'analisi: il peso percentuale dei prestiti richiesti per la
formazione, ad esempio, è diminuito del 16%, quelli per i
matrimoni del 39% e quelli per
viaggi e
vacanze addirittura del 51%.
"È evidente come la pandemia abbia ridefinito le priorità della Generazione Y anche dal punto di vista dell’accesso al credito – ha spiegato
Giovanni Scarascia Mugnozza, responsabile prestiti di Facile.it – questa particolare fascia anagrafica, però, ha dimostrato di avere un rapporto più maturo con il ricorso al credito che, in un momento di grave incertezza economica e lavorativa come quella attuale, ha rappresentato per loro in un certo senso un’ancora di salvezza".
(Foto: © Antonio Guillem / 123RF)