Facebook Pixel
Milano 14:43
34.007,67 -0,69%
Nasdaq 7-mag
18.091,45 0,00%
Dow Jones 7-mag
38.884,26 +0,08%
Londra 14:43
8.329,86 +0,19%
Francoforte 14:43
18.443,06 +0,07%

Rivoluzione Smart Home: Centro Studi TIM attende un boom nei prossimi anni

La casa intelligente e connessa rivoluzionerà il modo di vivere con effetti a cascata su immobiliare e assicurazioni. Nardello: "Smart Home migliora l'ambiente e supporta la transizione ecologica"

Economia, Telecomunicazioni
Rivoluzione Smart Home: Centro Studi TIM attende un boom nei prossimi anni
(Teleborsa) - Il mercato della Smart Home vanta grandi potenzialità di crescita, in Italia più che nel resto del mondo, in considerazione della scarsa penetrazione che ha caratterizzato sino ad oggi questo settore nel nostro Paese. Una crescita che verrà favorita, da un lato, dalle nuove esigenze poste dalla pandemia di Covid-19, dall'altro, dagli incentivi collegati all'efficienza energetica. La Smart Home determina una terza grande rivoluzione della Casa , dopo i sistemi idrici ed elettrici, e crea un mercato in grado di condizionare anche l'immobiliare e le assicurazioni.

E' quanto emerge dal primo Rapporto "Smart Home, Internet of Things nelle case italiane" elaborato dal Centro Studi TIM, presentato da Carlo Nardello, Chief Strategy, Business Development & Transformation Officer TIM, Luca Josi, Direttore Brand Strategy, Media & Multimedia Entertainment TIM, e Lorenzo Foglia, Responsabile Tribe Devices TIM.

"La disponibilità di una casa intelligente, connessa con la banda ultralarga e dotata dei moderni dispositivi di domotica, non solo rende più comoda e sicura la vita di chi vi abita, ma contribuisce a migliorare l’ambiente supportando anche la transizione ecologica del Paese", ha affermato Carlo Nardello, sottolineando che TIM è impegnata a ricoprire un ruolo di primo piano in questo mercato, che ha grandi potenzialità di crescita e si prepara a raddoppiare il giro d'affari in pochi anni.

Citando Walt Disney, Nardello ha spiegato che questo rapporto del Centro Studi TIM aspira ad elaborare la complessità di informazioni che arrivano da più parti, per condividere con tutti gli stakeholders (istituzioni, media ecc.) quali saranno le tendenze di business negli anni a venire.

Per Luca Josi, la Smart Home attua una terza grande rivoluzione della Casa, dopo quella che ha coinvolto l'acqua (sistemi idraulici) e l'elettricità. Questa rivoluzione della "connessione" - ha sottolineato - punta a far dialogare gli oggetti che in precedenza svolgevano singolarmente il loro ruolo ed è in grado di cambiare la vita quotidiana, ottimizzandola e portandola a livelli che ancora non riusciamo a immaginare. "La cosa straordinaria di questa cavalcata è che è chiaro il punto di partenza ma scopriremo solo giorno dopo giorno le novità", ha affermato.

UN MERCATO PORONTO AL BOOM

Il mercato della Smart Home in Italia è ha un potenziale di crescita del 26% in tre anni sino al 2023: dai 566 milioni di euro del 2020, anno difficile a causa della pandemia di Covid, a circa 1,15 miliardi nel 2023, in conseguenza di una nuova attenzione alla casa da parte degli italiani anche per effetto dei comportamenti post-Covid.

Un mercato di dimensioni enormi: nel mondo valeva circa 68 miliardi nel 2020 e può raggiungere circa 110 miliardi nel 2023, grazie a un incremento medio annuo di circa il 17%.

USA e Cina sono i principali mercati mondiali, con una crescita rispettivamente del 20 e del 40% nel 2019, ultimo anno di normalità pre-Covid, mentre in Europa primeggiano Germania e Inghilterra con circa 3,2 miliardi di giro d'affari. Italia e Spagna sono il fanalino di coda per valore del mercato ma vantano le migliori prospettive di crescita.

Il 2020 è stato un anno difficile anche in UE, con minori vendite ma un allargamento della base clienti. Per il 2021 la crescita dovrebbe quindi ripartire e risultare ancora maggiore.

LE LEVE DELLA CRESCITA

Le aspettative di crescita future saranno trainate da nuove tendenze emerse durante la pandemia, ovvero la necessità di riconvertire le proprie abitazioni in uffici, aule per la didattica e perfino in palestre. A ciò si aggiunge il fatto che la componente di efficienza energetica della domotica potrà continuare a godere di incentivi statali che sono stati ulteriormente rafforzati nel corso del 2020 (ecobonus, superbonus).

Questo ripensamento delle mura domestiche è stato rilevato anche da una indagine Doxa che evidenzia un 46% di italiani disponibile ad apportare modifiche alla casa, un 16% incline ad apportare migliorie tecnologiche ed un l’11% ad aumentarne l’efficienza energetica.

Per il 90% degli italiani la casa è in cima alla lista delle priorità, ma quasi la metà degli italiani (48%) non è pienamente soddisfatta della propria casa e vorrebbe apportare modifiche dal punto di vista tecnologico e/o energetico. La casa ideale ha un collegamento internet veloce e stabile, è connessa con il wi-fi e controllabile dall’esterno attraverso lo smartphone, con sistemi di sicurezza avanzati, e rilevatori di perdite e guasti. Secondo una ricerca effettuata per Energy@Home, la Smart Home raccoglie l’interesse dell’85% della popolazione.

UNA CASA EFFICIENTE...

La Smart Home può offrire anche un grande contributo al consumo energetico delle famiglie italiane e quindi ridurre le emissioni di CO2. Secondo l'analisti del Centro Studi TIM, i sistemi di energy monitoring possono generare un risparmio di 3-3,5 miliardi di euro annui se usati in maniera massiva e ridurre del 10-15% i consumi elettrici nazionali domestici, portando benefici in termini di riduzione complessiva della CO2 di circa 1,7- 2,5 milioni di tonnellate.

... E SICURA

Uno degli aspetti fondamentali per lo sviluppo del mercato italiano è quello legato alla sicurezza e privacy, che implica la necessaria compatibilità tra diverse soluzioni proprietarie.

Sempre più attori stanno lavorando per offrire soluzioni efficaci per soddisfare questo bisogno, fra cui l'ENISA - European Union Agency for Cibersecurity che ha fornito delle linee guida, gli operatori di telecomunicazioni, che stanno lavorando per offrire connessioni sempre più sicure, le compagnie di assicurazione, che offrono sempre più soluzioni contro i cyber risks.

E si lavora anche nella direzione di nuovi standard per la Smart Home, di un un sistema operativo comune che punti alla interoperabilità dei sistemi dei diversi attori e possa semplificare l'esperienza di utilizzo. Un accordo in tal senso è stato siglato nel 2019 da Amazon, Apple e Google (Progetto CHIP Connected Home over IP) proprio per garantire interoperabilità e standard comuni.

LE INTERAZIONI CON IMMOBILIARE E ASICURAZIONI

Smart Home e banda larga avranno effetti positivi anche sul mercato immobiliare. Si stima che in media, per l’acquisto di una casa con fibra ottica, si paga un prezzo del 3% più alto, che diventa il 15% in più in caso di affitto. Per contro le case senza connessione o con velocità di download ridotte possono valere il 20-24% in meno. La Smart Home è data per scontata per le case nuove e/o di lusso, mentre per le altre case ogni soluzione smart installata porta un valore aggiuntivo stimato fra l'1% ed il 5%.

Effetti positivi sono attesi anche sul mercato assicurativo, anche se oggi in Italia l'offerta di soluzioni assicurative per la Smart Home è prevalentemente uno strumento di marketing, associato ad offerte assicurative sugli immobili come elemento di differenziazione. In USA, invece, la presenza di sensori di umidità e monitoraggio d’acqua provoca il 90% di danni in meno.

Condividi
```