(Teleborsa) - Dopo aver raggiunto il +17,14% ad aprile - il massimo dalla metà del 2019 - l'
inflazione turca è scesa a maggio al
+16,59% su base annua, secondo i dati comunicati dall'Istituto turco di statistica (TUIK). Le attese, secondo dati di Refinitiv, erano per un ulteriore aumento al +17,25%. Mese su mese, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,89%, rispetto a una previsione del +1,46%.
A incidere sul mancato, e ulteriore, aumento è stato il
lockdown imposto dalle autorità nella prima metà del mese di maggio. L'inflazione era salita al 17,14% ad aprile anche a causa del forte calo della lira, dopo che il presidente Tayyip Erdogan aveva sostituito il governatore della
Banca centrale a marzo.
Su base annua, l'aumento più contenuto è stato il +2,90% nelle bevande alcoliche e nel tabacco. Abbigliamento e calzature hanno registrato un +5,75%, comunicazioni +8,07%, tempo libero e cultura +10,05%: sono stati gli altri principali gruppi in cui si sono registrati gli incrementi annui più bassi. Al contrario, i
trasporti con il +28,39%,
l'arredamento e gli elettrodomestici con il +21,79% e la
sanità con il +19,30% sono state le categorie in cui si sono registrati gli incrementi più consistenti.