Facebook Pixel
Milano 17:35
34.750,35 -0,03%
Nasdaq 17:47
18.258,46 -0,12%
Dow Jones 17:47
39.763,29 +0,01%
Londra 17:35
7.952,62 +0,26%
Francoforte 17:35
18.492,49 +0,08%

Caro bollette, una crisi destinata a durare. E l'UE teme stallo Green Deal

Quali scenari da qui ai prossimi anni?

Economia, Energia
Caro bollette, una crisi destinata a durare. E l'UE teme stallo Green Deal
(Teleborsa) - Continua a tenere banco il tema del caro bollette pronto ad abbattersi come un vero e proprio salasso sulle famiglie italiane con il Governo a lavoro per limitare l'impatto. Alla base dei rincari, in particolare, l'aumento delle quotazioni delle materie prime energetiche, specie del gas naturale per cui l'Europa dipende dall'estero.




Se da un lato, infatti, corre la domanda di energia spinta dalla crescita economica globale, dall'altra produzione e trasporto non tengono il passo dei nuovi ordini europei. Risultato? Il prezzo aumenta in tutti i Paesi europei, specie in Italia ma non solo. A contribuire all'impennata - secondo gli esperti, per circa un quinto - anche gli alti prezzi dei permessi di emissione di CO2.

Una "crisi" che, stando stando all'ultimo report di S&P, potrebbe andare avanti ancora per molto tempo. "I prezzi dell'energia continueranno ad aumentare nel 2022-2023 in Europa a causa di una contrazione dell'offerta" sostengono gli esperti che sottolineano anche come "gli obiettivi ambientali più ambiziosi dell'Europa accelereranno la chiusura di capacità di generazione termica e nucleare, che non potrà essere interamente compensata dalle fonti rinnovabili per i prossimi tre anni, portando a una maggiore volatilità dei prezzi legata al clima nel medio termine". Questione che interessa molto da vicino il nostro Paese, in scia a un evidente ritardo sui target europei nelle installazioni rinnovabili. Anche per questo, in Italia sono previsti prezzi dell'energia "più alti che negli altri mercati europei fino al 2025, a causa di una strutturale carenza di offerta" che dovrebbe portare a "un aumento della capacità delle interconnessioni a 12,7 gigawatt nel 2025".

Il Governo, intanto, corre ai ripari cercando di attenuare l'impatto, con i tecnici al lavoro per individuare le coperture necessarie a ridurre di almeno il 30% i rincari di luce e gas, come anticipato da IlSole24Ore nelle scorse ore. Se ne saprà di più a ridosso del Consiglio dei Ministri - al momento in programma giovedì - chiamato, appunto, a dare semaforo verde al provvedimento che proverà a ridurre di un terzo l’impatto da 9 miliardi degli aumenti in arrivo.


Nel frattempo, l'UE teme la paralisi del Green Deal. "La cosa che non possiamo permetterci è che la questione sociale finisca per contrapporsi a quella climatica. La vedo molto chiaramente questa minaccia ora che discutiamo dei rincari dei prezzi dell’energia". A lanciare l'allarme, durante la plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, Frans Timmermans che interviene a gamba tesa sul tema dei rincari sulle bollette che, di fatto, riguarda tutti i paesi interessati alla transizione ecologica. Negli ambienti europei si teme che i governi nazionali finiscano per rallentare il ritmo della riconversione dell’economia in senso sostenibile per evitare di perdere consensi.
Condividi
```