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UniCredit, Orcel: non escludo e non pianifico M&A. Concentrati su crescita organica

Banche, Finanza
UniCredit, Orcel: non escludo e non pianifico M&A. Concentrati su crescita organica
(Teleborsa) - Dopo il fallimento della trattativa per acquisire MPS, UniCredit è concentrata sulla crescita organica, con un nuovo piano che prevede 16 miliardi di euro di distribuzioni agli azionisti entro il 2024, grazie alla crescita dei ricavi, ai risparmi sui costi e agli investimenti. Tuttavia, l'amministratore delegato Andrea Orcel non esclude categoricamente operazioni di M&A, ovvero fusioni e acquisizioni. "Non posso escluderlo e non posso pianificarlo - ha detto nella conferenza stampa di presentazione del piano - Abbiamo un piano che può generare tanto valore organico, questo è il punto di partenza e su cui siamo concentrati. È il mio lavoro esplorare opportunità, se emergono, ma voglio essere molto chiaro: valuteremo opportunità che rispettano tre parametri. Il primo è lo strategic fit, il secondo è il rafforzamento del nostro franchising e il terzo è il sostentamento o la crescita delle distribuzioni agli azionisti, nell'arco del piano e oltre". Questi saranno i criteri sia per potenziali acquisizioni in Italia che in ogni altra parte d'Europa. "A questi criteri potremmo finalizzare deal, altrimenti saremmo concentrati al 100% sulla crescita organica", ha puntualizzato.

"È prematuro e sarebbe speculativo commentare su una soluzione di sistema per MPS", ha detto a gli chiedeva un commento sul naufragio delle trattative per acquisire un perimetro della banca senese. "Unicredit ha offerto una soluzione concordata col Governo, eravamo pronti ad eseguirla" ma non si è concretizzata per cui "e abbiamo abbandonato". Ora "siamo concentrati a far crescere la profittabilità e la redditività" della banca, ha puntualizzato.



Il primo piano firmato da Andrea Orcel, al timone dell'istituto di Piazza Gae Aulenti dallo scorso aprile, spinge sugli investimenti in trasformazione digitale con 2,8 miliardi di euro impiegati nel Digital & Data e 2.100 assunzioni nette a cui si aggiungono 1.500 assunzioni nel business, si legge in una nota, per un totale di 3.600 nuove assunzioni nette. A chi gli chiedeva maggiori dettagli sul personale in uscita, visto che indiscrezioni parlano di 3.000 tagli, ha risposto: "Non posso fornire dettagli sui tagli, perché siamo discutendo con i sindacati. Ovviamente ci sarà una riduzione del personale, ma anche assunzioni". Inoltre, ha segnalato un significativo cambiamento nelle skills delle persone assunte e la volontà di rendere la banca più efficiente con queste nuove competenze.

UniCredit prevede sull'esercizio 2021 la distribuzione di 3,7 miliardi, con un dividendo cash pari al 30% dell'utile netto sottostante e buyback per la parte restante. Il dividendo cash per il 2022 è atteso al 35% dell'utile netto, mentre per gli anni seguenti sarà di "almeno il 35%" con la parte restante in buyback. L'utile netto sarà superiore ai 4,5 miliardi di euro a fine piano, per una crescita annua nell'arco piano prevista è del 10%. A chi gli chiedeva conto della generosa distribuzione agli azionisti, a fonte di un aumento dei ricavi più contenuto, Orcel ha puntualizzato di non essere "mai stato d'accordo con una distribuzione solamente legata al profitto netto" e che bisogna considerare anche i risparmi e gli investimenti nell'arco di piano per arrivare a una maggiore generazione di capitale. "Non ho nessun problema a distribuire il capitale generato ogni anno", ha aggiunto.

Una parte importante del piano passa per una internalizzazione della forza lavoro qualificata e una razionalizzazione delle partnership esterne al fine di riportare all'interno competenze e professionalità chiave, con un costo unitario inferiore e maggiore produttività, riducendo di due terzi il ricorso di UniCredit a società esterne ad alto costo da qui al 2024. Orcel ha sottolineato in conferenza stampa che il gruppo bancario ha una rete complicata di accordi assicurativi e sta quindi razionalizzando e selezionando due-tre partner principali.
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