(Teleborsa) -
Profondo rosso per Wall Street, il giorno dopo la
decisione della FED di
alzare i tassi di interesse di 75 punti base, con l'inflazione persistentemente elevata che ha costretto la Federal Reserve a realizzare il suo più grande aumento in una singola riunione dal 1994. Anche se una recessione non è ancora lo scenario base della maggior parte degli analisti, stanno
aumentando i rischi di un rallentamento prolungato della crescita e questo sta emergendo chiaramente dal sentiment degli investitori.
"La
FED si sta muovendo rapidamente per inasprire la politica ed è probabile che gli aumenti aggressivi dei tassi persistano fino a quando l'inflazione non rallenterà in modo convincente - ha commentato Jeremy Schwartz, US Economist di
Credit Suisse - Prevediamo che l'inflazione alla fine rallenti, ma non prima che la FED spinga i tassi in territorio restrittivo. Una politica più restrittiva e mercati finanziari sotto pressione stanno
già cominciando a incidere sulla crescita e sul sentiment nell'economia reale".
Intanto, secondo quanto riporta Reuters, alti funzionari statunitensi stanno discutendo una
possibile telefonata quest'estate tra il presidente Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping. L'ultima conversazione tra Biden e Xi è avvenuta il 18 marzo.
Sul fronte macroeconomico, l'
apertura di nuovi cantieri negli Stati Uniti è scesa ai minimi da oltre un anno, evidenziando l'impatto dei problemi sulle catene di approvvigionamento e il calo delle vendite con l'aumento dei tassi ipotecari. Sono diminuite meno delle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA nell'ultima settimana.
Giornata nera per la Borsa di New York, che affonda con una discesa del 2,18%; sulla stessa linea, l'
S&P-500 crolla del 2,95%, scendendo fino a 3.678 punti. In forte calo il
Nasdaq 100 (-3,67%); sulla stessa tendenza, pesante l'
S&P 100 (-2,78%).
Nell'S&P 500, non si salva alcun comparto. Tra i peggiori della lista dell'S&P 500, in maggior calo i comparti
beni di consumo secondari (-4,46%),
energia (-4,32%) e
informatica (-3,70%).
In cima alla classifica dei
colossi americani componenti il Dow Jones,
Wal-Mart (+1,73%) e
Procter & Gamble (+1,20%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Nike, che prosegue le contrattazioni a -5,54%.
Seduta negativa per
American Express, che scende del 4,83%.
Sensibili perdite per
Chevron, in calo del 4,47%.
In apnea
Caterpillar, che arretra del 4,27%.
Unico titolo in positivo del Nasdaq-100,
Astrazeneca mette a segno un +0,76%.
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Lucid, che ottiene -9,70%.
Tonfo di
Zscaler, che mostra una caduta dell'8,78%.
Lettera su
Advanced Micro Devices, che registra un importante calo dell'8,28%.
Scende
Charter Communications, con un ribasso dell'8,17%.
Tra le
variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:
Giovedì 16/06/2022 14:30
USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 215K unità; preced. 232K unità)
14:30
USA: PhillyFed (atteso 5,5 punti; preced. 2,6 punti)
Venerdì 17/06/2022 15:15
USA: Produzione industriale, mensile (atteso 0,4%; preced. 1,1%)
15:15
USA: Produzione industriale, annuale (preced. 6,4%)
16:00
USA: Leading indicator, mensile (atteso -0,4%; preced. -0,3%).