(Teleborsa) -
Tutti segni più in chiusura per i listini europei eccezione di Piazza Affari, che archivia una seduta all'insegna della debolezza, mentre Wall Street l'
S&P-500 segna un aumento dello 0,45%. A sostenere i mercati oggi ha contribuito
l'intervento risoluto della BCE, che ha
alzato i tassi d'interesse di 50 punti e presentato il nuovo
strumento anti-spread TPI. A determinare l'arresto del listino milanese ha concorso invece la crisi di governo, conclusasi come atteso con le
dimissioni di Mario Draghi e lo scioglimento delle Camere da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Le nuove elezioni si terranno entro 70 giorni.
Alla fine risulta stabile il cambio
Euro / Dollaro USA che, fra alti e bassi, continua la sessione sui livelli della vigilia a 1,018. L'
Oro, in aumento (+0,89%), raggiunge 1.710,7 dollari l'oncia. Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 96,88 dollari per barile, in netto calo del 3,00%.
Le vicende politiche spingono in alto lo spread, che si posiziona a +229 punti base, con un forte incremento di 14 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,45%.
Tra i listini europei si muove sotto la parità
Francoforte, evidenziando un decremento dello 0,27%, trascurata
Londra, che resta incollata sui livelli della vigilia, e piccolo passo in avanti per
Parigi, che mostra un progresso dello 0,27%.
Scambi in ribasso per la Borsa di Milano, che accusa una flessione dello 0,71% sul
FTSE MIB; sulla stessa linea, in lieve calo il
FTSE Italia All-Share, che archivia la giornata sotto la parità a 23.269 punti.
Senza direzione il
FTSE Italia Mid Cap (+0,1%); positivo il
FTSE Italia Star (+0,8%).
A Piazza Affari risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,6 miliardi di euro, con un incremento di ben 634,8 milioni di euro, pari al 32,23% rispetto ai precedenti 1,97 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,65 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,86 miliardi di azioni.
A fronte dei 444 titoli scambiati, sono giunte richieste di acquisto per 86 azioni. In lettera invece 254 titoli. Pressoché stabili le rimanenti 104 stocks.
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, ottima performance per
DiaSorin, che registra un progresso del 4,70%.
Buoni spunti su
Amplifon, che mostra un ampio vantaggio del 2,96%.
Ben impostata
Campari, che mostra un incremento del 2,47%.
Tonica
Prysmian che evidenzia un bel vantaggio del 2,24%.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Poste Italiane, che ha terminato le contrattazioni a -4,88%.
Sessione nera per
Telecom Italia, che lascia sul tappeto una perdita del 4,55%.
In perdita
Banco BPM, che scende del 4,04%.
Pesante
Leonardo, che segna una discesa di ben -3,92 punti percentuali.
Tra i
migliori titoli del FTSE MidCap,
Carel Industries (+5,81%),
GVS (+3,32%),
Mutuionline (+3,17%) e
Italmobiliare (+3,07%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Saras, che ha terminato le contrattazioni a -5,97%.
Scivola
Banca MPS, con un netto svantaggio del 5,33%.
Seduta negativa per
Maire Tecnimont, che scende del 4,93%.
Sensibili perdite per
Webuild, in calo del 3,82%.