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Vendita Ita Airways, dal prezzo alle quote: le richieste del MEF

La terza offerta vincolante dovrà essere presentata entro le 23.59 del 22 agosto

Economia, Trasporti
Vendita Ita Airways, dal prezzo alle quote: le richieste del MEF
(Teleborsa) - Per Ita Airways restano in corsa due cordate pretendenti: Msc-Lufthansa (decisamente favorita) e Certares. La terza offerta vincolante dovrà essere presentata entro le 23.59 del 22 agosto e in vista dell'ormai prossima scadenza gli advisor del ministero dell’Economia hanno inviato la comunicazione ufficiale con la richiesta ai soggetti interessati di chiarire alcuni punti, 7 in particolare dal prezzo alle quote. Il Tesoro — al momento unico azionista di Ita — non è soddisfatto delle offerte e prova a sondare il terreno per capire se può ottenere offerte più cospicue.

Sotto la lente ovviamente il valore di Ita Airways: lo scorso 5 luglio - quando sono state inviate le nuove offerte - Msc-Lufthansa stimava il prezzo a 800-850 milioni, 600 milioni per Certares. Il Tesoro vuole alzare l'asticella, scenario non facile da ottenere visto che secondo gli esperti con il passare del tempo il prezzo è destinato a scendere ancora.

In linea con il decreto di privatizzazione lo Stato resterà nell’azionariato di Ita Airways, uscendone solo in un secondo momento. Ecco dunque che entra in scena il capitolo quote. Per Msc-Lufthansa il Tesoro non deve andare oltre il 20%, lasciando il 60% a Msc e il 20% a Lufthansa. Il fondo Usa è disposto a lasciare il 40% al Mef che punta comunque ad quota superiore al 20%

Strettamente legato al discorso quote, c'è la governance. Nello scenario Msc-Lufthansa si ragiona su un consiglio di amministrazione di 5 rappresentanti: 3 di Msc, 1 di Lufthansa e 1 del Mef. Cinque membri CdA anche per Certares: 3 per il fondo Usa, 2 per il ministero. Sullo sfondo, la richiesta del Tesoro di avere potere su alcune decisioni determinanti per il futuro della compagnia, dal network alle alleanze.

Entro questo mese, comunque, il primo ministro, Mario Draghi, dovrebbe dare semaforo verde alla vendita di Ita Airways, portando a termine l’impegno assunto con l’Unione europea e sancendo l’operazione come uno degli “affari correnti” che fanno comunque capo al governo uscente.
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