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Trasporto aereo, al via il ciclo di Adl Aviation Talks: focus sul sistema aeroportuale italiano

Economia, Trasporti
Trasporto aereo, al via il ciclo di Adl Aviation Talks: focus sul sistema aeroportuale italiano
(Teleborsa) - Avviato questa mattina il ciclo di ADL AVIATION TALKS con il primo incontro dedicato al sistema aeroportuale italiano, dal titolo: Il FUTURO DEGLI AEROPORTI ITALIANI. “Con questa serie di incontri, intendiamo offrire un contributo alla discussione e alla ricerca di soluzioni per un settore strategico per la nostra economia”, afferma Saverio Caldani, Amministratore Delegato di Arthur D. Little. Francesco Marsella, Managing Partner di Arthur D. Little, si è confrontato oggi su strategie e investimenti per accelerare la trasformazione del settore con: Alessio Quaranta, Direttore Generale Enac, Armando Brunini, AD SEA Aeroporti di Milano, Emilio Bellingardi, Direttore Generale Aeroporto Milan-Bergamo, Renato Branca, AD Aeroporto di Cagliari-Elmas.

“Il 2022 conferma il trend di ripresa del traffico, con la possibilità di raddoppiare il volume dello scorso anno, apprestandosi a superare i 150milioni di passeggeri, e promettendo un ritorno a livelli pre-pandemia entro il 2023. Tale scenario riporta all’attenzione generale i temi di capacity crunch, aggravato inoltre da una volatilità della domanda che ha messo quest’estate sotto pressione l’intero sistema Europeo”, ha affermato Francesco Marsella. “L’Italia ha reagito meglio di paesi comparabili grazie ad una rete aeroportuale solida e capillare e una adeguata pianificazione delle risorse impiegate - ribadisce Alessio Quaranta, Direttore Generale di ENAC – Determinanti, aggiunge il DG, anche i ristori erogati dal Governo tramite l’ENAC e la cassa integrazione per i lavoratori del settore che hanno contribuito a una ripresa più rapida rispetto ad altri Paesi”.

“Abbiamo continuato ad investire anche durante la pandemia, come da accordo di programma ENAC, e oggi siamo nelle condizioni di poter accompagnare la ripresa dei volumi di traffico”, ha aggiunto Armando Brunini nel suo intervento. In merito a uno sviluppo sostenibile della capacità aeroportuale, Emilio Bellingardi ha ribadito: “Una delle chiavi di sviluppo del sistema ritengo possa essere rappresentato da investimenti per ottimizzare le fasi di avvicinamento e decollo al fine rendere pienamente disponibile la capacità aeroportuale e minimizzare l’impatto sulla comunità locale”.

“In questo periodo di ripresa sono emersi alcuni cambiamenti della domanda e dell’offerta che potrebbero divenire strutturali - sottolinea Francesco Marsella - come l’incremento dei collegamenti di medio raggio point-to-point operati da Low Cost Carrier pari a +16 p.p., una visibile diminuzione del traffico business compresa in una forbice tra il -10% e -30% ed un’ulteriore spinta alla digitalizzazione”.
Tali cambiamenti potrebbero suggerire al Regolatore e alle Società di gestione aeroportuali rispettivamente di ripensare l’assetto della rete aeroportuale ed introdurre modifiche significative al modello di business.

“Il sistema italiano può contare su un ampio network di più di 40 aeroporti che possono rappresentare un’importante riserva di capacità per l’Italia e l’Europa, se inserite all’interno di un piano organico di crescita e valorizzazione, anche con sfruttamento dell’effetto “rete regionale”, come si evidenzia anche dal Piano Nazionale degli Aeroporti che l’ENAC ha presentato al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e che coniuga razionalizzazione del sistema e tutela dell’ambiente”, afferma Alessio Quaranta.

“Oltre all’effetto rete, per migliorare lo sviluppo del traffico è però fondamentale che gli aeroporti siano collegati in maniera efficiente al sistema di trasporto di terra, questo consentirà di valorizzare la capacità di attrazione del territorio e dunque dell’aeroporto”, sostiene Renato Branca. “La diminuzione del traffico business è reale anche se dobbiamo ancora capire le dimensioni a regime, ma a fronte di questo vi è stata una compensazione dei passeggeri leisure che hanno generato un incremento dei ricavi non aviation, vista la loro maggiore propensione alla spesa”, afferma Armando Brunini.

“Abbiamo notato una ripresa del traffico business trainata dalla necessità di riconnettere le filiere produttive delocalizzate per riavviare tutti i segmenti della supply chain globale”, afferma Emilio Bellingardi Emerge prepotentemente dal dibattito odierno che il futuro dell'aviazione ruoterà intorno all’incremento di capacità, digitalizzazione, efficienza operativa e riduzione dell’impatto ambientale.
“Il finanziamento di tale imponente trasformazione si inserisce però in un quadro deteriorato dalla crisi pandemica - evidenzia Francesco Marsella - che ha portato un incremento del 52% dell’indebitamento globale dell’intero ecosistema, in soli due anni. Risulta dunque evidente che tale trasformazione potrà avvenire in tempi più rapidi se accompagnata da opportuni sostegni”.

Alessio Quaranta ribadisce come l’aviazione, e gli aeroporti in particolare, siano un settore chiave della nostra economia per il contributo al PIL e per l’effetto moltiplicatore su indotto e occupazione, e dunque meritevoli della massima attenzione e supporto istituzionale.
“Sostegno alla transizione ecologica e digitale sono i 2 capitoli di spesa dove il PNRR può maggiormente supportare il sistema aeroportuale”, conclude Armando Brunini. Facendo seguito al vivace dibatto di oggi ricordiamo che il secondo appuntamento degli ADL Aviation Talks, previsto per ottobre, sarà incentrato sulla Green Aviation, mentre il terzo si occuperà di Advanced Air Mobility nel mese di novembre.

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