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UniCredit, Orcel: fiducioso di ottenere autorizzazione per aumento distribuzione

Banche, Finanza
UniCredit, Orcel: fiducioso di ottenere autorizzazione per aumento distribuzione
(Teleborsa) - UniCredit intende eseguire una distribuzione agli azionisti di 5,25 miliardi di euro relativa al 2022, in crescita di ben 1,5 miliardi (+40%) rispetto all'anno precedente, con una proposta di dividendo in contanti di 1,91 miliardi di euro e di riacquisto di azioni proprie per 3,34 miliardi di euro. Il CEO Andrea Orcel, nella call con le agenzie di stampa che ha seguito la pubblicazione dei risultati annuali, ha detto che la banca italiana ha tenuto "ampie discussioni sulla distribuzione con il regolatore" e di essere "fiducioso che otterremo l'autorizzazione per eseguirla" da parte della BCE.

L'esposizione cross-border della Russia è stata ridotta nel corso dell'anno complessivamente del 66% circa, ovvero di circa 4,1 miliardi di euro, grazie "ad azioni proattive e disciplinate" e il reporting finanziario includerà la Russia d'ora in avanti. "Abbiamo diminuito sostanzialmente il rischio e sentiamo che la Russia non sarà un fattore di volatilità sostanziale o capace di oscurare i nostri risultati andando avanti, ha detto Orcel. I risultati in Russia saranno comunica separatamente ogni trimestre e "ciò non vuol dire che non continueremo il processo di derisking", ha aggiunto.

Per il 2023 UniCredit si attende un utile, inclusa la Russia, "sostanzialmente in linea" con l'utile netto di gruppo del 2022, che ha "battuto la guidance comunicata in precedenza". Anche sul fronte della distribuzione degli utili l'istituto vede il 2023 in linea con il 2022, con il CEO che ha sottolineato come la distribuzione ai soci non intacchi gli indici di solidità patrimoniale.

Per quanto riguarda l'M&A, il CEO ha ricordato che da quando è arrivato ha sempre detto che "l'M&A è un tool, non un obiettivo o una strategia". "Qualsiasi deal di M&A avrebbe messo pressione sull'esecuzione del piano - ha spiegato - Ma considerandolo come tool faremo M&A a certe condizioni: la società acquisita deve avere uno strategic fit e essere accrescitiva rispetto alla nostra performance e distribuzione".

A una domanda specifica su MPS, ha ribadito quanto già detto a Davos, ovvero di essere contento di vedere che la trasformazione stia dando i suoi frutti e che la banca senese si stia rafforzando. Per quanto riguarda il diretto coinvolgimento di UniCredit ha detto: "Se in un futuro molto distante ci fossero le condizioni, vedremo. Oggi non ci sono".
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