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Banche italiane, Deutsche Bank promuove Intesa e boccia Mediobanca

Banche, Finanza, Consensus
Banche italiane, Deutsche Bank promuove Intesa e boccia Mediobanca
(Teleborsa) - Le principali banche italiane hanno riportato trend significativamente migliori del previsto nel 4° trimestre del 2022, con un utile netto aggregato di 4,37 miliardi di euro, superiore alle attese, e per il fatto che tutte hanno registrato un margine di interesse netto (NII) in crescita. Lo afferma Deutsche Bank in un nuovo report sul tema, dove sottolinea però che la reazione dei titoli i Borsa "è stata meno brillante", con solo MPS (+4% relativo all'indice di settore), Intesa Sanpaolo (+3% relativo) e Unicredit (+3% relativo) che hanno sovraperformato dopo la pubblicazione dei dati trimestrali.

Secondo gli analisti, gli investitori stanno iniziando a fare distinzioni sulle modalità e la forza con cui gli istituti hanno battuto le attese sul NII nel 4° trimestre e rispetto alla sua sostenibilità in futuro, con coloro che non sono pronti a migliorare l'orientamento EPS che non vengono premiati con gli aggiornamenti dei multipli dal mercato.

"Riteniamo che il core business di Banco BPM, Credem e Unicredit possa continuare a generare sorprese sugli utili positivi con trend NII migliori del previsto nel 2023 - si legge nella ricerca - Lo slancio degli utili dovrebbe rimanere favorevole per tutto il 2023 su tutta la linea, con l'unica sfida a medio termine che rimane la previsione dell'impatto negativo sul contributo AM di un possibile divieto di commissioni di incentivazione (inducements).



Dopo la stagione degli utili del 4° trimestre, Deutsche Bank "rafforza la convinzione Buy" per Intesa Sanpaolo, che ora è emersa come la terza banca più redditizia nell'area euro.

Declassano invece Mediobanca da Hold to Sell, in quanto a loro avviso: i ricavi hanno poco spazio per accelerare nei prossimi due anni, sia guardando al NII o commissioni; il titolo è scambiato a premio rispetto alla media delle banche italiane, sia su numeri consolidati sia guardando al business bancario, cioè escluso il contributo di Assicurazioni Generali; la partecipazione del 20% di Delfin nella banca potrebbe fungere da overhang sul titolo in futuro, in quanto non facilita le opzioni di fusione e acquisizione.

Gli analisti hanno anche aggiornato il loro prezzo obiettivo per Banco BPM a 5,4 euro da 4,2 (il giudizio è Buy), per BPER a 3 euro da 2,6 (Hold), per Banca Popolare di Sondrio a 5,4 euro da 4,5 (Hold) e Intesa Sanpaolo a 3,2 euro da 2,9 (Buy). Su Credem hanno Buy e 9,3 euro, su Mediobanca Sell e 9,8 euro, su MPS Hold e 3 euro, su UniCredit Buy e 20,2 euro.
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