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FerMerci: serve cambio di passo, aumentare transito merci su ferrovia

Economia, Trasporti
FerMerci: serve cambio di passo, aumentare transito merci su ferrovia
(Teleborsa) - Facilitare il trasporto delle merci su ferrovia attraverso un accordo fra grande industria e operatori della logistica, che favorisca l'aumento dei volumi trasportati su ferro e la realizzazione dello shift modale fortemente caldeggiato dalla UE. Lo chiede FerMerci, associazione che rappresenta gli operatori ferroviari nel trasporto merci, in occasione della presentazione del primo Rapporto Annuale sul Trasporto Ferroviario Merci Italiano.

"Dobbiamo favorire il trasporto merci alla grande industria che ancora oggi utilizza per la gran parte il trasporto su gomma. Per questo proponiamo un Patto tra le imprese di settore e la grade industria", spiega il presidente di FerMerci, Clemente Carta, convinto che sia necessario uno sforzo dell’intero sistema logistico nazionale, con il sostegno delle industrie clienti, a partire dalle grandi imprese di Stato e ch4, oltre i sostegni già noti e previsti, occorra in tutti i modi favorire l’accesso della merce al treno.

Il Rapporto su trasporto merci su ferrovia offre alcuni spunti di riflessione utili per il futuro dell’intero settore, al di là dei numeri che hanno caratterizzato questo primo ventennio del secolo.

Dal rapporto emerge che, dopo il crollo dei volumi registrato dopo la crisi del 2008, il settore ha vissuto una ripresa a partire dal 2015, arrestatasi a causa dalla pandemia. Tuttavia nell'ultimo anno c'è stato un nuovo aumento dei volumi di traffico in termini di treni/Km del 12% frenato dall'aumento dei costi dell'energia e dalle tensioni geopolitiche.

La stabilità del traffico ferroviario - emerge dal Rapporto - è nettamente in controtendenza rispetto alla grave caduta della produzione industriale nazionale (da cui dipende direttamente la domanda di trasporto) e le dinamiche del sistema ferroviario nazionale sono sostanzialmente coerenti con quelle dei principali competitor europei ed in alcuni casi addirittura migliori. Questo dimostra che le misure di sostegno diretto al trasporto ferroviario varate dall’Unione Europea ed attuate dal Governo nazionale e dalle Regioni, funzionano e hanno avuto un ruolo determinante per scongiurare il crollo del trasporto ferroviario che si stava registrando nella prima decade del secolo in corso.

Addetti e Infrastrutture hanno invece avuto il merito di sostenere materialmente la tenuta complessiva del vettore ferroviario. Nonostante questo, sono due asset che presentano criticità, nel primo caso la carenza di macchinisti, nel secondo le fisiologiche interruzioni che, per permettere i lavori e l’efficientamento della Rete Ferroviaria, rallentano il traffico.

Ci troviamo in un contesto in cui è necessario un cambio di passo, un nuovo paradigma per il settore, utile a raggiungere concretamente gli obiettivi fissati dal Green Deal europeo. Di qui l'idea di un accordo logistica-industria che consenta di realizzare questi obiettivi ed aumentare l'uso della ferrovia.
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