(Teleborsa) -
Volkswagen sta valutando la possibilità di realizzare un impianto negli
Stati Uniti invece di quello pianificato in
Europa orientale. Alla base dell'ipotesi ci sarebbero gli incentivi che potrebbero arrivare dall’
Inflation Reduction Act (IRA), fino a
10 miliardi di euro secondo Thomas Schmall, consigliere di amministrazione responsabile per la tecnologia del gruppo. L'indiscrezione arriva dal Financial Times che ricorda come solo pochi giorni fa era già emersa la volontà del gruppo tedesco di realizzare in Nord America uno stabilimento da 2 miliardi di dollari dedicata al nuovo brand solo americano
Scout che produrrà pick-up e suv a partire dal 2026.
Volkswagen al momento è in attesa di capire come
Bruxelles intende rispondere a Washington e ha dichiarato che non è stata presa ancora alcuna decisione, ma che per fare pendere la bilancia dalla parte dell’Europa e rispettare i piani stabiliti nella precedente gestione servono "le giusta
condizioni quadro". La Commissione europea la prossima settimana dovrebbe pubblicare il cosiddetto
Net Zero Industry Act come parte della sua risposta al programma degli Stati Uniti per l’energia a emissioni zero, ma l’allentamento delle regole sugli aiuti di Stato e il
pacchetto eventuale di
sussidi non è stato ritenuto soddisfacente dall’industria.
Volkswagen ha già programmato
6 gigafactory in Europa, con una capacità totale di 240 gigawattora per la sua controllata PowerCo. Si è partiti con la conversione di una fabbrica a Salzgitter, in Bassa Sassonia, ed ora è pronto il terreno a Sagunto, in Spagna. Un terzo impianto era previsto anche in Europa orientale, tra Ungheria, Polonia, Slovacchia o Repubblica Ceca.