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Iren, nel 2022 investimenti record per 1,5 miliardi. Cedola 0,11 euro/azione

Energia, Finanza
Iren, nel 2022 investimenti record per 1,5 miliardi. Cedola 0,11 euro/azione
(Teleborsa) - Iren ha realizzato nel 2022 investimenti record pari a 1,5 miliardi di euro, in crescita del 56% rispetto all'anno precedente, destinati allo sviluppo impiantistico rinnovabile e agli impianti di trattamento rifiuti, alla resilienza delle reti di distribuzione e all'efficientamento energetico degli edifici.

Il bilancio, approvato dal CdA, evidenzia con un utile netto di 226 milioni ed un ebitda ordinario in crescita del 6,4%.

Proposta la distribuzione di un dividendo, in linea con il piano industriale, pari a 0,11 euro per azione (+10%).

Il debito netto cresce di 440 milioni di euro "grazie all'ottima gestione del capitale circolante netto".

Il consolidamento di Sei Toscana e le nuove assunzioni, con il conseguente ingresso nel Gruppo di 1.530 persone, portano ad oltre 10.580 il numero complessivo dei dipendenti Iren.

"I risultati appena approvati evidenziano come, anche in un anno particolarmente complesso, Iren abbia dimostrato solidità finanziaria e visione industriale, agendo con grande capacità di resilienza e con forte senso di vicinanza ai territori in cui opera e ai loro cittadini - ha dichiarato Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo -. Il difficile contesto geopolitico che ha caratterizzato il 2022 e generato forte criticità nel settore energetico e dei servizi è stato affrontato da Iren con responsabilità ed attenzione ai clienti e agli azionisti, rafforzando ulteriormente il ruolo di Iren quale partner affidabile nella transizione energetica e nella creazione di valore per il territorio e per le comunità".

L’anno appena concluso ha confermato la validità della strada intrapresa con il precedente piano industriale che ha consentito la realizzazione di investimenti record pari a 1,5 miliardi di euro, +56% rispetto al 2021 e più del doppio rispetto al 2020 e il raggiungimento di un EBITDA ordinario in crescita del 6,4% rispetto al precedente anno - ha affermato Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo -. Nonostante il forte incremento degli investimenti siamo riusciti a mantenere un profilo di indebitamento sotto le previsioni, grazie alla cessione del magazzino gas e all’ottima gestione del capitale circolante netto commerciale. Nel corso dell’anno, in seguito al consolidamento di Sei Toscana e alle nuove assunzioni, delle quali il 50% composto da giovani under 30, 1.530 persone sono entrate a far parte del Gruppo portando il numero complessivo di dipendenti a 10.580. Data la solidità dei risultati appena approvati proponiamo un dividendo in crescita del 10% come previsto nel piano industriale e pari a 0,11 euro/azione".
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