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Mobilità sostenibile, ASPI al Giro d'Italia con "Wonders": tappa in Campania

Alla scoperta delle meraviglie del nostro Paese

Economia, Trasporti
Mobilità sostenibile, ASPI al Giro d'Italia con "Wonders": tappa in Campania
(Teleborsa) - Promuovere le bellezze culturali e naturalistiche del nostro Paese, attraverso il progetto Wonders, divulgando e sensibilizzando alla mobilità sostenibile: per il dodicesimo anno consecutivo, Autostrade per l’Italia è sponsor ufficiale del Giro d’Italia.. Grazie a questa piattaforma multicanale, in occasione della “Corsa Rosa”, Aspi ha deciso di valorizzare gli itinerari culturali e ciclopedonali nei pressi delle tappe di Napoli (11 maggio) e Capua (12 maggio), in Campania.





Per gli amanti delle due ruote - spiega la nota - sarà possibile godersi una passeggiata in bicicletta nella Valle alifana, lungo la Ciclovia del Volturno. Di recente realizzazione, è il primo itinerario ciclabile lungo l’Italia Meridionale e si estende per 144 km: nasce vicino alla sorgente del fiume, in Molise, per seguire i meandri e le anse dell’acqua lungo la valle, fino in Campania. Tra i luoghi da scoprire, c’è anche l’itinerario de La Vulcanica, la ciclostorica che si tiene ogni aprile nel centro di Napoli, percorsa prevalentemente su strade con sanpietrini, tocca le zone più significative dell’anima partenopea, da quelle più famose fino agli angoli insoliti e ai suoi quartieri popolari come Capodimonte, il lungomare e i Quartieri Spagnoli.

Tra gli itinerari più suggestivi e anche meno conosciuti ai viaggiatori, Wonders racconta di piccoli e incantevoli luoghi senza tempo, vicino alle tappe del Giro d’Italia, come il Museo dei Gladiatori della Capua Antica e il grande Anfiteatro Campano. Tra i principali dell’epoca romana, fu secondo solo al Colosseo. Qui si respira ancora l’atmosfera che vi regnava al tempo dei combattimenti dei gladiatori.

Ancora: grazie ai suggerimenti della piattaforma multicanale, il viaggiatore può percorrere le vie di Carbonara, il Borgo fantasma. Tra vicoli dimenticati, resti di case e antichi palazzetti, nel borgo si vive un’atmosfera surreale. Abbandonato nel 1930 dopo un violento terremoto, oggi è un luogo “fantasma”. Un intero paese rimasto com’era all’inizio del Novecento.

Sosta obbligata anche al Borgo settecentesco di San Leucio, famoso per la lavorazione della seta da oltre due secoli. Tessuti di altissimo pregio qualitativo e artistico, esportati in tutto il mondo e utilizzati per abbellire residenze nobiliari e istituzioni prestigiose quali il Palazzo del Quirinale, molti edifici del Vaticano e la Casa Bianca.
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