(Teleborsa) - L'
inflazione in Italia ha mostrato un netto calo nell'ultimo anno (dopo il picco toccato in ottobre-novembre del 2022, a 11,8% a/a sul NIC e 12,6% sull'IPCA), pur restando superiore alla media dell'Eurozona, ed è
attesa "scendere bruscamente in ottobre" (al 2,4% dal 5,3% di settembre sul NIC), per poi
risalire nei primi mesi del 2024. Lo afferma la Direzione Studi e Ricerche di
Intesa Sanpaolo in un nuovo report sul tema, aggiungendo che successivamente è attesa una nuova fase discendente, fino al 2,2% alla fine dell'anno prossimo.
Gli
alimentari dovrebbero continuare a rallentare nei prossimi mesi, spinti al ribasso dalle quotazioni internazionali delle materie prime agricole e dai minori costi energetici, nonché da effetti base favorevoli destinati a cambiare direzione solo nella parte finale del 2024.
Il rallentamento delle pressioni a monte della catena produttiva continuerà a contribuire al calo dei prezzi dei
beni industriali non energetici, mentre la discesa dovrebbe essere più lenta e irregolare, invece, nei
servizi, per i quali la decelerazione sarà significativa solo
nella prima parte del 2024.
I
rischi sullo scenario di inflazione restano comunque "
verso l'alto, dato che un eventuale rallentamento più accentuato del previsto dell'indice core, per via di un impatto più intenso della politica monetaria sulla domanda, potrebbe essere più che compensato da possibili nuovi shock sulla componente energia", si legge nella ricerca firmata da Aniello Dell'Anno e Paolo Mameli.