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Vismara (EQUITA): necessità che sviluppo mercati diventi oggetto di politica economica

Finanza
Vismara (EQUITA): necessità che sviluppo mercati diventi oggetto di politica economica
(Teleborsa) - "Dalla presentazione del Manifesto per lo sviluppo dei Mercati dei Capitali in Italia è emerso "un confronto molto costruttivo, viste le reazioni che abbiamo avuto dalle istituzioni, non solo dal Sottosegretario Freni ma anche da altri rappresentanti delle istituzioni, che sono molto incoraggianti. Credo, come ha detto Freni, che venga percepita la necessità che questo diventi oggetto di politica economica e l'espressione politica economica è proprio un'espressione che dà il senso di questo manifesto: cercare di affrontare lo sviluppo dei mercati capitali con tutti gli ingredienti fondamentali, non solo la parte normativa, ma anche investitori, ricerca, parte fiscale, e credo che a oggi i risultati, le sottoscrizioni del Manifesto, il dibattito che si è creato siano molto incoraggianti". Lo ha detto a Teleborsa Andrea Vismara, amministratore delegato di EQUITA, a margine della presentazione presso Palazzo Mezzanotte.



Un tema caro a Vismara è quello della ricerca azionaria, che "è sempre stata essenziale per il mercato, per gli investitori, e oggi è sotto grandissima pressione, perché il mercato azionario si è molto trasformato negli ultimi 15 anni, quindi la ricerca sulle small cap oggi non si sostiene da sola, è antieconomica per quelli come la mia società che ne fanno tanta, e soprattutto dove non ci sono emittenti che pagano per quella ricerca - e quindi quando si vuole avere ricerca indipendente a disposizione del pubblico perché è un bene pubblico - questa ricerca deve essere sovvenzionata in qualche modo".

"Quindi - ha spiegato - abbiamo fatto un paio di proposte, come detrazioni di imposta piuttosto che un fondo che finanzi la ricerca di soggetti vigilati e regolati, che si prendono la responsabilità di quello che dicono e speriamo di avere ascolto perché oramai il tema della ricerca - non solo in Italia ma livello europeo - è un problema molto significativo, che però a casa nostra dobbiamo risolvere da soli".

In attesa della recezione di queste proposte, il mercato resta difficile per le PMI quotate. "Intanto quest'anno noi comunque abbiamo fatto 6 belle IPO, sicuramente più di chiunque altro in Italia e probabilmente anche in Europa, e abbiamo avuto imprenditori saggi che hanno visto il valore della quotazione, anche sapendo che i mercati erano difficili, che magari le valutazioni non erano esattamente quelle che avrebbero desiderato - ha detto l'AD di Equita - Però la quotazione è un avvio di rapporto con il mercato, noi stessi siamo quotati e siamo quindi dei grandi fan dello status di società quotata".

"La pipeline si sta costruendo - ha aggiunto - gli imprenditori attribuiscono valore alla possibilità di dialogare con gli investitori, di diversificare le loro fonti ed evidentemente se avessimo più investitori e se le valutazioni fossero migliori rispetto a quelle che oggi ci sono per le small cap, il nostro lavoro sarebbe più facile. Ma io confido che l'anno prossimo - un po' grazie agli interventi di cui abbiamo parlato nel manifesto per lo sviluppo dei mercati capitali e un po' anche per un fatto ciclico normale - l'interesse sulle small cap ritornerà e quindi probabilmente anche le valutazioni miglioreranno e gli imprenditori saranno sempre più propensi a affrontare questo discorso".

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