(Teleborsa) - Nel corso del
2024, gli analisti di Standard Ethics hanno osservato la
continua tendenza positiva delle aziende e dei settori industriali a livello globale ad aumentare gli investimenti in strategie di sostenibilità di medio-lungo termine, con poco più del 60% delle aziende globali analizzate possiede attualmente un rating Sustainable Grade. È quanto emerge dall'Annual Report 2024 dell'agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.
La grande maggioranza delle società valutate (costituenti di indici di Standard Ethics) si colloca
tra un rating EE, EE- ed E+, si legge nel rapporto.
In Europa, tra le cinque nazioni più grandi, il
Regno Unito ha la più alta percentuale di aziende sostenibili (78%), seguito da
Italia (70%), Germania (67%), Francia (66%) e Spagna (52%).
Standard Ethics afferma che il
mercato azionario italiano è caratterizzato dalla presenza di numerose
istituzioni finanziarie e bancarie rispetto ad altri Paesi. La concorrenza nel settore bancario è molto forte e sono presenti anche banche medie e piccole. Questo, unito a una forte sensibilità alle best practice internazionali e alle misure adottate dai regolatori dopo la crisi del 2008, ha portato il sistema bancario ad allinearsi rapidamente ai principi di sostenibilità indicati dalle linee guida internazionali.
L'industria italiana del
Food & Beverage sembra invece essere il
settore con il maggior margine di miglioramento. Le aziende di questo settore spesso non sono quotate sui mercati regolamentati e quindi non sono tenute a informazioni sulla sostenibilità. Le migliori pratiche in questo settore sono a volte carenti per quanto riguarda gli standard di rendicontazione ESG, trasparenza e divulgazione.
Nel complesso, "la Sostenibilità è diventata una realtà importante per molte aziende e per il modo in cui gestiscono le loro attività - emerge dal rapporto - Tutte le imprese in Europa dovranno
affrontare le sfide poste dalla normativa sui rating ESG e con questi standard più chiari sarà imperativo che sia le imprese che i fornitori di rating ESG lavorino a stretto contatto, guidati dalle nuove e aggiornate linee guida sulla Sostenibilità fornite dall'UE e dalle sue controparti internazionali".