(Teleborsa) -
La BCE deve equilibrare la sua politica di bilancio futura
con le decisioni sui tassi e garantire che queste compensino adeguatamente la stretta indotta dalla riduzione quantitativa. E' quanto affermato dal membro del Comitato esecutivo
Piero Cipollone in occasione di un evento in webcast organizzato da MNI - Market News International.
"Mentre
gradualmente tagliamo i tassi verso il livello di neutralità - ha osservato il banchiere - dobbiamo ricordarci del fatto che abbiamo
due strumenti monetari che lavorano in direzioni opposte".
"L’esperienza maturata finora dalla BCE con le
politiche di bilancio dimostra la loro importanza sia per l’orientamento della politica monetaria che per la trasmissione della nostra politica monetaria all’economia reale. Sono una
parte vitale del nostro toolkit", ha spiegato Cipollone, aggiungendo "sebbene i
tassi ufficiali restino il nostro
strumento principale per aggiustare l’orientamento della politica monetaria, dovremmo anche
considerare il ruolo svolto dall’inasprimento quantitativo nell’influenzare le condizioni finanziarie, sia attraverso la curva dei rendimenti che attraverso il canale dei prestiti bancari".
Cipollone ha poi confermato che
l'inflazione si è avvicinata molto al target del 2% e che e ultime proiezioni confermano che
convergerà presto verso l'obiettivo di medio termine. La BCE - ha ribadito il banchiere - è
determinata a "stabilizzare" l'inflazione attorno al suo obiettivo "in maniera sostenibile" e per raggiungere questo obiettivo i membri del Board sono "attenti alle informazioni che arrivano in considerazione dell’incertezza prevalente sul contesto economico" e "continuano a prendere
decisioni incontro per incontro e in base ai dati".
Parlando della s
ituazione economica generale, Cipollone ha cnfermaot che la crescita della Zona Euro "
rimane debole, soprattutto nel breve termine" e che i
"rischi per la crescita sono orientati al ribasso".