(Teleborsa) -
Obiettivo Italia 2025, l’iniziativa promossa dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking di
Intesa Sanpaolo guidata da Mauro
Micillo, nata per promuovere il confronto diretto con il mondo delle imprese,
si ferma a Roma, ultima tappa di un tour che toccato le principali città italiane
nel corso del 2025 e che ha visto la partecipazione di oltre 550 esponenti aziendali.
La tappa romana ha rappresentato anche un
momento di sintesi e valorizzato il
dialogo con il tessuto produttivo locale e la capacità delle imprese di reagire alle sfide globali con spirito innovativo e visione strategica.
Presenti 80 partecipanti, tra esponenti del settore pubblico e del mondo imprenditoriale del Lazio.
Durante l’incontro, i rappresentanti della
Divisione IMI CIB e gli esperti del
Research Department di Intesa Sanpaolo hanno approfondito i
principali trend che stanno ridefinendo la competitività del sistema industriale come la
gestione dei rischi, l’evoluzione dell’
intelligenza artificiale a supporto delle decisioni aziendali e le
nuove opportunità legate alla trasformazione digitale e all’apertura verso i mercati esteri.
Con
oltre 1.300 aziende clienti e
29 miliardi di euro di impieghi medi per cassa nel 2024, il
Lazio rappresenta circa il 36% dei volumi complessivi dell’Italian Network della Divisione IMI CIB: un territorio strategico per la banca guidata dal CEO Carlo Messina e un punto di incontro tra tradizione industriale, innovazione e internazionalizzazione.
"Roma è il cuore istituzionale del Paese, sede di numerosi Enti Pubblici, Fondazioni e realtà di rilievo con cui la nostra banca collabora attivamente, insieme alle grandi aziende corporate. - ha sottolineato
Michele Sorrentino, Responsabile IMI CIB Italian Network di Intesa Sanpaolo - Questi interlocutori rappresentano un motore strategico per lo sviluppo nazionale e il nostro impegno è accompagnarli con responsabilità e visione, nella convinzione che le partnership pubblico-privato siano fondamentali per sostenere la crescita del Paese". "Abbiamo attraversato il Paese per ascoltare le imprese, capire da vicino le loro necessità e accompagnarle con strumenti finanziari e consulenziali su misura e all’avanguardia", ha proseguito il manager, anticipando che "nel 2026 Obiettivo Italia continuerà il suo viaggio, perché il nostro ruolo è essere al fianco delle imprese, in ogni fase del loro sviluppo".
Nel Lazio, la Divisione IMI CIB presidia la
clientela Corporate e Institutional, attraverso due Corporate Center a Roma, con un team di 40 professionisti dedicati. L’attività si rivolge a gruppi aziendali con fatturato superiore ai 350 milioni di euro, offrendo
soluzioni personalizzate e un servizio di a
dvisory orientato alla crescita, all’innovazione e all’espansione internazionale.
L’economia italiana - ricorda Intesa Sanpaolo - mostra
segnali di resilienza alle numerose tensioni e crisi geopolitiche in atto, potendo contare sulla
forza del proprio sistema
manifatturiero, l’ampia capacità di
risparmio delle famiglie e la
solidità del sistema bancario. Fra i fattori di supporto quest'anno il
recupero del potere d’acquisto delle famiglie, che si dovrebbe tradurre in maggiori consumi. Inoltre,
tassi di interesse più contenuti consentiranno agli investimenti di tornare a crescere, soprattutto tra le imprese più innovative e guidate da giovani. Una spinta agli investimenti potrà venire poi dall’incremento di
spesa dei fondi del PNRR che subirà un’accelerazione nel biennio in corso.
La
regione Lazio presenta un’elevata
specializzazione nei settori avanzati, come la
farmaceutica, l’aerospazio e le telecomunicazioni, ma anche in settori più tradizionali, come l’alimentare, i prodotti in ceramica, i prodotti della stampa, la cosmetica e detergenza. Dalla survey condotta dal Research Department di Intesa Sanpaolo sul personale che intrattiene relazioni con la clientela imprese emerge che la
crescita nella regione sarà guidata dalla filiera del
turismo, dalla
farmaceutica e biomedicale, dall’
elettronica e servizi avanzati, dal
trasporto e logistica e dalle
utilities, settori con una buona competitività e dinamicità. Inoltre, nella filiera delle costruzioni emergono indicazioni positive sull’evoluzione del genio civile e del residenziale (sia nuovo che ristrutturazioni). Sul fronte commerciale,
il Lazio è la sesta regione per export nel contesto nazionale: nel 2024 ha realizzato circa
32 miliardi di euro di esportazioni, in
incremento dell’8,5% rispetto al 2023, a fronte di una sostanziale stabilità del dato nazionale (-0,4%).
Secondo le analisi del Research Department di Intesa Sanpaolo,
l’impatto dei dazi sul sistema manifatturiero italiano potrà essere
mitigato dalla elevata
qualità dei prodotti italiani e dalle strategie di
diversificazione e innovazione delle imprese riguardanti i mercati di sbocco dell’export italiano.
Nel Lazio è elevata la presenza di start-up innovative: la regione è al
terzo posto in Italia per numero, con oltre 1.400 start-up innovative a settembre 2025, dopo la Lombardia che ne conta circa 3.400 e la Campania con quasi 1.500.
Sul fronte internazionalizzazione
, l’economia laziale ha già dimostrato di saper
cogliere le opportunità offerte da nuovi mercati. Tra il 2019 e il 2024 tra i primi quindici mercati per crescita in valore delle esportazioni vi sono
Emirati Arabi Uniti (+244 milioni di euro),
Qatar (+236 milioni),
Tunisia (+79 milioni),
Messico (+76 milioni),
Polonia (+59 milioni),
Corea del Sud (+58 milioni),
India (+47 milioni) e
Cile (+44 milioni), Nel primo semestre del 2025 a questi si sono aggiunti
Kuwait, Arabia Saudita, Romania e Croazia.
In prospettiva
sarà sempre più importante la gestione dei rischi che caratterizzano l’attuale contesto competitivo, sempre più complesso e incerto. Oltre ai rischi
di mercato, andranno affrontati quelli
energetici, di approvvigionamento, informatici, ambientali e climatici, reputazionali. Andranno poi potenziati gli investimenti in efficientamento dei processi, innovazione e autoproduzione di energia.