(Teleborsa) -
Wall Street ieri ha vissuto un'altra seduta difficile, venendo investita dalle vendite sul settore tecnologico, che si sono poi riversate in Europa e questa mattina anche in Asia. L'incubo relativo al
possibile scoppio di una bolla speculativa è tornato a preoccupare gli operatori, specie dopo
l'allarme lanciato da Google, mentre si guarda ora ai
conti di Nvidia che usciranno questa sera.
L'allarme di Google: "Se scoppia una bolla, nessuno si salva"A scuotere i mercati ieri ha contribuito l'allarme lanciato da
Sundar Pichai, Amministratore delegato di Alphabet, la società madre d Google, che ha affermato: "Se la bolla innescata dal boom dello sviluppo dell'Ai esplodesse,
nessuna azienda sarebbe al riparo". Il manager ha poi parlato del "momento straordinario" che sta vivendo il settore tecnologico legato all'AI, ma ha anche parlato di
"irrazionalità" in un interesse così trascinante.
Le considerazione di Mr Google hanno nuovamente allarmato i mercati, specie dopo che la scorsa settimana
un altro "segnale" ha innescato vendite sul settore Tech: l'acquisto di opzioni
put che scommettono sul calo di Nvidia e Palantir da parte dell'investitore
Michael Burry, molto seguito perchè preannunciò nel 2008 la crisi dei subprime.
Mercato in cerca di equilibri
Nonostante il "tam-tam" che parla di una bolla
, non tutti vedono un rischio imminente. Il sell-off che ha investito Wall Street nelle ultime due settimane, secondo
Fabrizio Santin, Senior investment manager di
Pictet Asset Management, è da attribuire ad "una
fase fisiologica di consolidamento dopo un periodo di forti rialzi".
"Nell’ultima parte dell’anno è
normale osservare una maggiore volatilità. Molti operatori tendono a 'f
are cassa' sui guadagni accumulati per chiudere l’esercizio in ordine, soprattutto in un anno complesso come il 2025, segnato dalle tensioni tariffarie e da un clima di incertezza economica", spiega l'analista di Pictet AM, ricordando che "il graduale rasserenamento dei rapporti tra Stati Uniti e Cina ha rappresentato un fattore di stabilizzazione importante" e questo ha "migliorato il sentiment per i prossimi mesi".
Utili e Investimenti in AI: focus su NvidiaSul fronte dei risultati trimestrali,
quel che preoccupa gli investitori è soprattutto la
dimensione imponente degli investimenti rispetto alla sostenibilità dei ritorni attesi. Una preoccupazione che però al momento sembra aver riguardato solo
Meta, che ha annunciato impegni di spesa per 72 miliardi di dollari, mentre i risultati dei principali hyperscaler restano robusti:
Amazon registra un’accelerazione nel business Cloud statunitense, mentre
Google ha sorpreso positivamente nel segmento dei data center, confermando la centralità dell’infrastruttura digitale nel nuovo ciclo di investimenti.
"
Il contesto generale rimane costruttivo, con valutazioni elevate ma ancora lontane dai livelli euforici osservati nei primi anni Duemila", osserva Santin, aggiungendo "
non si intravedono, per ora, le
condizioni per un’inversione duratura: i mercati restano sostenuti da utili solidi e da un’economia globale che continua a espandersi, pur a ritmi moderati".
Tra i principali
driver da monitorare questa settimana figurano i
conti di Nvidia, vero barometro dell’intero ecosistema AI. Oltre ai risultati trimestrali e al livello dell’EBIT, sarà cruciale la guidance per i prossimi trimestri. Dopo la corsa degli ultimi mesi, il rischio è che le aspettative del mercato si siano alzate sensibilmente. Le nuove
collaborazioni annunciate – spiega l'esperto di Pictet - "limitano lo spazio per sorprese di breve periodo, ma rappresentano al tempo stesso la
base per una crescita più strutturale. Se i profitti dovessero avvicinarsi ai 500 miliardi di dollari, ben oltre le stime degli analisti, la sorpresa sarebbe positiva, ma verosimilmente destinata a emergere in modo graduale nel corso dei prossimi trimestri".