(Teleborsa) -
Segno meno in chiusura per il listino USA, in una sessione caratterizzata da ampie vendite nonostante l'avvio positivo, con il
Dow Jones che accusa una discesa dello 0,84%; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sull'
S&P-500, che chiude la giornata a 6.539 punti, in forte calo dell'1,56%. In netto peggioramento il
Nasdaq 100 (-2,38%); come pure, pessimo l'
S&P 100 (-1,54%).
Non sono bastati i conti positivi di
Nvidia, con i
dubbi sul fatto che l'intelligenza artificiale stia generando entrate o profitti sufficienti a giustificare la massiccia spesa in infrastrutture che sono tornati a pesare sul sentiment.
Sul fronte macro, è emerso che la
crescita dell'occupazione negli USA è ripresa a settembre, dopo il calo del mese precedente, e il tasso di disoccupazione è aumentato, evidenziando una serie di tendenze contrastanti in un mercato del lavoro fragile. I dati del Bureau of Labor Statistics hanno mostrato che le buste paga non agricole sono aumentate di 119.000 unità dopo la revisione al ribasso del mese precedente, mentre il tasso di disoccupazione ha raggiunto il massimo degli ultimi quattro anni al 4,4%, con la crescita della forza lavoro.
Si tratta dell'ultimo rapporto sull'occupazione che la
Federal Reserve vedrà prima della
riunione del 9-10 dicembre. Dai verbali del FOMC di ottobre sono emerse "opinioni fortemente divergenti" sull'eventualità di mantenere i tassi invariati per quest'anno (dopo il taglio deciso in quella sede, riguardo al quale il documento ha riportato come "diversi" funzionari non fossero d'accordo): "molti partecipanti hanno suggerito che, in base alle loro prospettive economiche, sarebbe opportuno mantenere invariati i tassi di riferimento per il resto dell'anno", mentre altri partecipanti hanno affermato che un'altra riduzione a dicembre "potrebbe essere appropriata se l'economia non si evolvesse più o meno come previsto".
In buona evidenza nell'S&P 500 il
comparto beni di consumo per l'ufficio. Nella parte bassa della classifica dell'S&P 500, sensibili ribassi si sono manifestati nei comparti
informatica (-2,66%),
beni di consumo secondari (-1,73%) e
beni industriali (-1,70%).
Tra i
protagonisti del Dow Jones,
Wal-Mart (+6,51%),
Travelers Company (+0,84%),
United Health (+0,82%) e
Procter & Gamble (+0,82%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Cisco Systems, che ha terminato le contrattazioni a -3,76%. Calo deciso per
Boeing, che segna un -3,4%. Sotto pressione
Nvidia, con un forte ribasso del 3,15%. Soffre
Amazon, che evidenzia una perdita del 2,49%.
Al
top tra i
colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano
Regeneron Pharmaceuticals (+5,02%),
GE Healthcare Technologies (+3,36%),
Keurig Dr Pepper (+1,19%) e
Paccar (+1,16%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Micron Technology, che ha terminato le contrattazioni a -10,87%. Seduta negativa per
Datadog, che scende del 9,49%. Sensibili perdite per
MercadoLibre, in calo dell'8,54%. In apnea
Advanced Micro Devices, che arretra del 7,84%.