(Teleborsa) -
Le Borse europee avviano il mese di dicembre in flessione, con Francoforte che fa peggio di tutte, mentre gli investitori sono concentrati sulla pubblicazione di numerosi dati macroeconomici questa settimana, soprattutto in vista della
riunione della Fed del prossimo 10 dicembre, che dovrebbe decidere per una riduzione del tasso d'interesse. Trump ha annunciato nel fine settimana di aver scelto il candidato per la
presidenza della Federal Reserve, che si aspetta apporti tagli ai tassi; sembra ormai scontato che sarà il suo principale consigliere economico, Kevin Hasset.
Guardando ai singoli titoli,
spicca il tonfo di Airbus, dopo la segnalazione di un problema al software dei velivoli A320, causando il
richiamo degli aerei in circolazione per un aggiornamento.
MPS scende per la terza seduta consecutiva, dopo che la banca senese e i suoi due principali investitori Caltagirone e Delfin sono stati coinvolti in un'indagine sull'acquisizione di
Mediobanca (il titolo ha perso il 2,1% venerdì e il 4,6% giovedì, quando è emersa la notizia dell'indagine).
Sul
fronte macroeconomico, in
Italia a novembre il PMI manifatturiero è salito a 50,6 da 49,9 di ottobre, contro attese di minor aumento (50,1). La lettura finale dello stesso indice per l'
area euro ha determinato una marginale revisione al ribasso (49,6 da 49,7), ampliando così il calo rispetto al 50 segnato a ottobre (a pesare sono state soprattutto le condizioni di Germania e Francia).
Leggera crescita dell'
euro / dollaro USA, che sale a quota 1,164. Seduta in lieve rialzo per l'
oro, che avanza a 4.243,1 dollari l'oncia. Deciso rialzo del
petrolio (Light Sweet Crude Oil) (+1,55%), che raggiunge 59,46 dollari per barile.
Sui livelli della vigilia lo
spread, che si mantiene a +78 punti base, con il
rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,46%.
Nello scenario borsistico europeo Francoforte scende dello 0,94%, piatta
Londra, che tiene la parità, e tentenna
Parigi, che cede lo 0,25%.
A
Milano, si muove sotto la parità il
FTSE MIB, che scende a 43.123 punti, con uno scarto percentuale dello 0,54%, arrestando la serie di quattro rialzi consecutivi, avviata martedì scorso; sulla stessa linea, in lieve calo il
FTSE Italia All-Share, che continua la giornata sotto la parità a 45.790 punti. Consolida i livelli della vigilia il
FTSE Italia Mid Cap (-0,12%); come pure, sulla parità il
FTSE Italia Star (-0,18%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, sostanzialmente tonico
Tenaris, che registra una plusvalenza dell'1,27%. Guadagno moderato per
STMicroelectronics, che avanza dello 0,77%. Piccoli passi in avanti per
Stellantis, che segna un incremento marginale dello 0,71%. Giornata moderatamente positiva per
Interpump, che sale di un frazionale +0,55%.
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Banca MPS, che prosegue le contrattazioni a -2,94%. Calo deciso per
Leonardo, che segna un -2,03%. Sotto pressione
Prysmian, con un forte ribasso dell'1,85%. Soffre
Fineco, che evidenzia una perdita dell'1,75%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Comer Industries (+4,95%),
NewPrinces (+3,84%),
Technoprobe (+2,53%) e
SOL (+2,11%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Philogen, che continua la seduta con -5,39%. Preda dei venditori
GVS, con un decremento del 3,09%. Si concentrano le vendite su
Caltagirone SpA, che soffre un calo del 2,67%. Vendite su
MFE A, che registra un ribasso del 2,32%.