(Teleborsa) - Le principali borse europee avviano la prima seduta della settimana e, di dicembre, all'insegna della debolezza sul persistere delle incertezze, legate alla
politica monetaria americana e al clima geopolitico, che hanno caratterizzato novembre in un mese ad alta tensione. Le aspettative di un aumento dei tassi di interesse da parte della
Bank of Japan, nella riunione del 19 dicembre, come lasciato intendere dal governatore Ueda, hanno affossato stamane la Borsa di Tokyo.
Sul fronte macroeconomico, sono attesi in giornata i
PMI dell'area euro e l'inflazione dell'eurozona, domani, mentre da mercoledì gli
USA forniranno importanti indicazioni, con l'indice ISM manifatturiero, i sussidi di disoccupazione e i dati ADP sui posti di lavoro creati. Poi, ancora, l'indice delle spese per consumi personali (PCE), l'indicatore preferito dalla
Fed per misurare l'andamento dei prezzi.
L'
Euro / dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,162. L'avversione al rischio spinge l'
Oro (+0,85%) che raggiunge 4.252,2 dollari l'oncia; affonda, invece, il
bitcoin in calo di oltre 5 punti percentuali. Giornata di forti guadagni per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in rialzo dell'1,81%, dopo la decisione dell'Opec+ di fermare gli aumenti della produzione nel primo trimestre del 2026.
Lieve peggioramento dello
spread, che sale a +79 punti base, con un aumento di 1 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,44%.
Tra i listini europei tentenna
Francoforte, che cede lo 0,62%, incolore
Londra, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente; sostanzialmente debole
Parigi, che registra una flessione dello 0,57%. Prevale la cautela a Piazza Affari, con il
FTSE MIB che continua la seduta con un calo dello 0,37%; sulla stessa linea, depressa il
FTSE Italia All-Share, che scambia sotto i livelli della vigilia a 45.813 punti.
In questa
giornata negativa per Piazza Affari, nessuna Blue Chip mette a segno una performance positiva.
Le più forti vendite si manifestano su
Banca MPS, che prosegue le contrattazioni a -1,93%, dopo l'apertura dell'inchiesta a Milano per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza per l'operazione con cui ha conquistato il controllo di
Mediobanca.
Preda dei venditori
Leonardo, con un decremento dell'1,60%.
Si muove sotto la parità
Prysmian, evidenziando un decremento dell'1,46%.
Contrazione moderata per
Brunello Cucinelli, che soffre un calo dell'1,44%.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
Avio (+2%) e
Comer Industries (+1,98%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Philogen, che prosegue le contrattazioni a -3,73%.
Si concentrano le vendite su
D'Amico, che soffre un calo del 2,72%.
Vendite su
Moltiply Group, che registra un ribasso del 2,15%.
Seduta negativa per
Danieli, che mostra una perdita dell'1,87%.