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La confusione sull'IMU e sulla politica tributaria

Chi parla di spostare cifre consistenti dall'imposizione sul reddito a quella sul patrimonio...

Chi parla di spostare cifre consistenti dall'imposizione sul reddito a quella sul patrimonio non sa o fa finta di non sapere che le imposte patrimoniali ordinarie e straordinarie (moderate) si pagano con il reddito corrente. Se le imposte straordinarie dovessero produrre un gettito straordinario molto elevato, molti proprietari sarebbero costretti a vendere parte del loro patrimonio per adempiere. Se la vendita di case dovesse interessare un numero consistente di proprietari l'operazione deprimerebbe il valore delle case con perdite in conto patrimoniale specie in una fase in cui le banche lesinano il credito.

Ho un patrimonio di 100 che rende il 5%. C'è equivalenza tra tassazione diretta del patrimonio per ipotesi all'1% con gettito di uno e tassazione del reddito patrimoniale al 20% uguale a 1. Quindi se si trattasse solo di spostare l'imposta dalla base imponibile reddito a quella patrimonio non cambierebbe niente perché devo pagare sempre un euro di imposta. Nel caso della tassazione della prima casa l'anomalia è che intanto c'è la esenzione ai fini Irpef e, prima dell'IMU, c'era anche la esenzione ai fini della tassazione locale.

Il Governo Berlusconi aveva abolito nel 2008 l'ICI. Quindi partiamo da una situazione particolarmente agevolata della prima casa quasi sempre adibita ad abitazione principale. In questo caso, l'assenza di un reddito monetario complica il problema perché molta gente, con scarse conoscenze economico-finanziarie, non distingue bene tra reddito reale e reddito monetario e, quindi, trova iniquo che si tassi il beneficio reale (non monetario) discendente dal godimento della propria abitazione. Molta gente non ha chiaro l'effetto ricchezza positivo che si determina quando gli immobili si rivalutano e quello negativo quando gli stessi si deprezzano.

In questi anni la bolla immobiliare in Italia si sta sgonfiando - per fortuna lentamente - e, quindi, c'è un effetto ricchezza negativo che è aggravato anche dal fatto che la crescita del reddito è stata fortemente negativa nella media degli ultimi tre anni. Quindi è giustificata in una certa misura la reazione popolare alla reintroduzione della tassazione della prima casa, peraltro con l'aggravante della rivalutazione delle rendite catastali in una fase di valori immobiliari di mercato variamente discendenti. Non solo, ma l'operazione è stata condotta maldestramente perché non si è cercata la parità di gettito rispetto all'ICI del 2008, ma per un ammontare più che doppio date le esigenze di risanamento dei conti pubblici anche nazionali.

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