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La finanza "garrota"

La "garrota" era un terribile strumento usato per l’esecuzione dei condannati a morte in vigore in Spagna fino al 1972...

Così, abbiamo accettato e subito tutto anche quando i fatti e la logica dimostravano e dimostrano la verità in modo schiacciante; la deificazione della Finanza è stata legittimata dall’Accademia delle Scienze che ha attribuito i premi Nobel a quegli studiosi che affermavano quella verità in modo incontrovertibile. Questa crisi è stata determinata da uomini non da eventi naturali ed imprevedibili e questi uomini si sono spesso laureati nelle migliori università in cui quei non–valori erano impartiti dai sapienti maestri.

Lo stato di deprivazione globale che questo sistema ha creato può essere considerato un delitto contro i diritti universali dell’uomo condannati, spesso ma non sempre, da tribunali speciali? Un assolutismo subdolamente mascherato dal liberismo? Sembra, proprio, che l’homo sapiens non sappia mai distinguere il bene dal male ed imparare dal dolore che l’unica magia che lo può aiutare è sempre la scoperta della sua umanità. Sembra che si debba sempre combattere di volta in volta un’ultima battaglia con un qualche "Signore degli anelli" e sperare che i capelli bianchi degli antichi maghi e degli astronomi della favola, il Gandalf del film, che esprimono la saggezza e la memoria della storia sappiano darci la forza per combattere il lato oscuro avido e cattivo dell’animo umano per capire la differenza tra bene e male.

Oggi siamo di fronte al fallimento nei fatti della razionalità della Finanza come l’avevano descritta, insegnata ed imposta; essa è diventata uno strumento che crea un’asimmetria tra le pretese di democrazia dei singoli stati ed un’oligarchia raffigurata da un senato virtuale e sovranazionale che sembra dirigere l’orchestra. La verità diventa continuamente sfuggevole e piena di ombre indecifrabili, la razionalità dei mercati scompare di fronte ad una fluidità dei dati e delle cifre che sembrano danzare al suono di un flauto magico e non seguire quei modelli matematici esatti che avrebbero dovuto sollevarci dai tanti problemi della vita; così è stato tutto il contrario delle attese dei diritti universali dell’uomo. Abbiamo povertà, disoccupazione, degrado morale, corruzione infima, conflittualità esasperata, il superfluo che si sostituisce al necessario; siamo prossimi ad un Natale che ha perso il suo pathos a favore di un luccichio senza spirito, una festa pagana.

Eppure tutti i santi giorni abbiamo la possibilità di guardare il falso gioco dei numeri e cosa si nasconde dietro ma sembriamo incapaci di capire le relazioni che legano il loro andamento con i giochi più alti di cui sono solo l’effetto, i media per primi. Abbiamo un rating, come paese, di BBB-, di fatto la spazzatura, ma lo spread arriva fino a 122 bp come nell’aprile del 2011 quando, però, il rating era ABB+: un’asimmetria che va contro il secondo principio della logica aristotelica quello della non contraddizione ma intanto appare l’ombra della "garrota"; il rating peggiora sempre ma non lo spread così all’occorrenza può essere alzato alla bisogna.

La Finanza dei derivati, dei sub-prime, dei cds, dei futures, dei prodotti tossici e regolamentati solo dagli interessi dominanti ha spazzato via in pochi anni i risultati di secoli di economia reale vanificando gli sforzi di intere generazioni ma anche la lucidità di capire le vere cause dei nostri problemi. In quei mesi, poi, ci fu l’attacco ai BTP italiani nella pianificata campagna d’Europa (2010-2012), che era iniziata nel 2010 con l’attacco ai titoli del debito greco facili da indebolire, con ondate di vendite al ribasso grazie ai cds (credit default swap, armi finanziarie di distruzione di massa e non regolate), essendo un mercato piccolo ed illiquido poi l’effetto domino – Portogallo, Irlanda, Spagna - è continuato per arrivare a noi; un euro troppo forte è destabilizzante per il dollaro quindi era necessario spaccare l’Europa in più velocità?

Come è stato facile, usando i media asserviti e troppo abituati a scrivere sotto dettature, convincere e spaventare le società per favorire, poi, l’uso della "garrota".

Nei recenti mesi, di colpo, il prezzo del petrolio si è di fatto dimezzato, da 110/120 & al barile a quasi 50 & al barile - i produttori arabi aumentano la capacità produttiva pur in presenza di una domanda decrescente, una scelta diseconomica e contro la loro storia -, le commodities – grano, frumento... - subiscono un crollo dei prezzi quando i paesi in via di sviluppo vivono su quelle, il rublo attaccato perde in pochi mesi la metà del valore, pesano le sanzioni da parte degli Usa i cui metodi di interrogare i prigionieri non sembrano, però, molto civili, che curiose asimmetrie di giudizio…
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