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La finanza "garrota"

La "garrota" era un terribile strumento usato per l’esecuzione dei condannati a morte in vigore in Spagna fino al 1972...

Sul campo della pace il medio-oriente sembra un percorso di guerra altro che pace, si alza continuamente il livello dello scontro con il risultato di mantenere un continuo livello di instabilità con ondate di violenze inaccettabili che scivolano via; la banalità del male è sempre davanti a noi e ci lascia indifferenti e privi di coscienza morale.

E’ tutto un modo per indebolire i paesi del Bric ed anche la Russia che sembrano, insieme, avere la forza per ridefinire gli equilibri globali che la Finanza di Wall Street non vuole accettare? E’ un gioco ad incastro per fini che sembrano però essere meno indefiniti? Un puzzle in cui le tessere sembrano fare assumere un contorno generale più chiaro se si cominciano a legare gli andamenti dei mercati finanziari con le scelte di geopolitica globale?

Per contro il valore delle montagne di carta del dollaro è un enigma, non è più legato all’oro dal 1971, è sostenuto da un volume immenso di derivati fatti dalle banche d’affari di Wall Street per ridurre la sua volatilità ma è ancora la moneta di scambio per le transazioni del petrolio, il "petrodollaro". La Fed continua a rilevare la crescita di un PIL che nel primo trimestre è stato - il 2,8%, la disoccupazione viene mascherata dalla sottoccupazione; il modello di democrazia è chiaramente evoluto verso l’oligarchia, ma il problema continua ad essere l’economia e non i dissesti sociali che alla lunga erodono il sistema.

Se anche aumenta il PIL ma senza una equa redistribuzione la sua crescita ha un’utilità negativa perché aumenta la disuguaglianza.
Se il sistema finanziario costruito sul "petrodollaro" comincia a scricchiolare diventa un problema per la finanza di Wall Street e per gli Usa? Ma se gli Usa non riescono a mettere in discussione un modello socioculturale che ha esasperato le patologie sociali e la disuguaglianza non potranno mai ergersi a paladini della democrazia.

In questo modo tutto sembra instabile smentendo esattamente il principio della razionalità su cui la certezza di quei dati dovrebbe basarsi, ma tutto sembra muoversi non per caso ma per seguire un disegno già prefigurato che fa pensare alle origini di questa crisi non colposo perché in questo caso l’ammissione di colpa dovrebbe suggerire i giusti rimedi.

Quella Finanza senza controllo, il governo Usa è incapace di imbrigliarla e la recente legge di bilancio è passata con un emendamento che lascia maggiore libertà alle banche d’affari sull’uso dei derivati, è diventata sovradimensionata all’economia reale, l’economia da solida è diventata liquida ed avendo inondato il mercato di valori finanziari lontano dalla realtà ha staccato il valore reale dei beni da quello negoziato non ci consente più di capire i valori dei beni. I prezzi di oggi, infatti, sono determinati dalle aspettative dei prezzi futuri fatte da sterminate scommesse di pochi operatori che dominano il mercato con una concentrazione di ricchezza senza pari nella storia; così le variazioni non seguono logiche strette di mercato ma la volontà di chi è in grado di indirizzarle, è il croupier che comanda il gioco non la inesistente razionalità dei mercati.

Nel romanzo "L’adolescente", pubblicato in lingua russa il 1875, F. Dostoevskij descrive il racconto del vecchio saggio al giovane sulla fine degli stati: "Penso che tutto avverrà nel più ordinario e nel più semplice dei modi. Tutti gli stati, nonostante tutti i bilanci e nonostante la "mancanza di deficit", un "beaumatin" si troveranno nell’imbarazzo, si accorderanno nel non pagare i debiti... Intanto l’elemento conservatore di tutto il mondo si opporrà, poiché essendo appunto azionista e creditore, non vorrà acconsentire al fallimento... S’inizierà la lotta... Non vedo altro, amico mio né so prevedere i destini che cambieranno l’aspetto del mondo.

D’altronde, guarda nell’Apocalisse...”. Allora l’adolescente domanda: "Ma è mai possibile che tutto sia così materiale? E’ mai possibile che il nostro mondo attuale abbia fine solo per causa della finanza?" Anche noi, oggi siamo ancora qui a farci la stessa domanda e con la stessa angoscia.

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